Valraven: Le Cronache del Sangue e del Ferro | Recensione

Valraven: Le Cronache del Sangue e del Ferro | Recensione

Oggi la nostra ricerca di tomi da leggere e mondi da esplorare ci porta nelle terre oscure di Valraven, e in questa recensione scopriremo insieme questo mondo segnato da una guerra senza fine e popolato da compagnie mercenarie disposte a tutto. Nato da un’idea di Alberto TronchiValraven ha visto la luce dopo una fantastica campagna Kickstarter che ha portato il finanziamento di diversi stretch goal. Il gioco è fortemente influenzato da diverse fonti d’ispirazione; le atmosfere di Berserk, Dragon Age, Dark Souls e molti altri universi narrativi hanno aiutato l’autore a creare questo mondo crudele, dai toni cupi, in cui il più forte schiaccia il più debole.

In questa recensione di Valraven, parleremo de Le Cronache del Sangue e del Ferro, manuale base del GdR prodotto da The World Anvil e distribuito da MS Edizioni che ringraziamo per averci inviato una copia del prodotto. In questo manuale viene spiegato il mondo di Valraven, le fazioni in gioco e il sistema che useremo per affrontare le sfide. Come vedete abbiamo molto di cui parlare, per cui direi d’iniziare.

Prima però vi segnalo ancora che potete acquistare Valraven: Le Cronache del Sangue e del Ferro sul sito di The Word Anvil per 39,00 €. Per giudicare voi stessi la qualità del prodotto, vi consiglio di scaricare il quickstart gratuito.

L’Estetica di Valraven

In sintesi Valraven è un mondo in cui uomini e donne sono consumati da una guerra che sembra non avere fine. I paesaggi di una terra rigogliosa sono stati sostituiti dai resti delle tante battaglie in cui la fame e le epidemie la fanno da padrone.

Questa atmosfera cupa è stata perfettamente illustrata da Tommaso Lucchetti, Daniel Comerci, Zakuro Aoyama e Greta Ricciolini. Il manuale è ricco d’immagini evocative che ci permettono di entrare più facilmente nell’ottica degli eventi. Lo stile è semplice ed efficace. Le illustrazioni sono in bianco e nero, ma non si sente affatto la mancanza di colori; questa scelta permette a ogni scena di risultare carica di tensione e ricalca perfettamente l’atmosfera cupa. Solamente la copertina (softcover) è caratterizzata da un rosso acceso, che a sua volta rimanda al sangue e alla violenza della guerra.

Per quanto riguarda l’impaginazione, siamo di fronte ad un manuale a colonna singola con font classico; semplice e funzionale. In totale le pagine sono circa 300 e di esse ben 70 sono dedicate all’ambientazione, giusto per specificare quanta cura sia stata posta in questo aspetto. Mi sembra dunque giunto il momento di approfondire!

Il Mondo di Valraven

Ci sono voluti cent’anni affinché il mondo si dividesse in due schieramenti, a nord l’impero di Erenwald e a sud la Repubblica di Dormas. Questi due imperi con profonde differenze ideologiche si impegnarono in una guerra fratricida, fino a quando non venne stipulato un accordo di non belligeranza. Questa fragile pace non duro molto, infatti l’arrivo del popolo Darokar riaccese le braci della guerra. I due regni invece di allearsi per scacciare l’invasore, approfittarono degli scontri per ricominciare a combattere, pensando di poter prevalere sull’altro schieramento. Settanta anni sono passati da quella decisione. Fame e miseria affliggono il popolo oramai ridotto allo stremo.

La Chiesa della Luce fu la prima ad approfittare della sfiducia del popolo per raccogliere intorno a se una schiera di fedeli mossi dall’ideologia e dal fanatismo. Nascondendosi dietro la maschera di un ente caritatevole infatti si è velocemente insinuata nei luoghi di potere dell’impero di Erenwald e della Repubblica di Dormas. La fede è un arma potente e la chiesa non è stata l’unica a servirsene. La Mano dell’Abisso è composta da esseri corrotti e deformi toccati dal male che non desiderano altro che portare il mondo dell’abisso in questa realtà. In questo eterno conflitto uomini e donne si sono uniti per riuscire a sopravvivere. Sono nate così le compagnie di mercenari, pronte a ritagliarsi un ruolo in questa guerra, diventando il cuore pulsante di questo conflitto

La Creazione di una Compagnia di Mercenari

La creazione della compagnia mercenaria è il punto nevralgico del mondo di Valraven. All’interno del manuale sono indicati diversi ruoli che i giocatori potranno ricoprire. Ogni ruolo ha la sua importanza all’interno della compagnia e quelli che non verranno scelti diventeranno png nelle mani del maestro delle cronache. Questi sono i ruoli all’interno del manuale:

  • Condottiero: leader del gruppo e voce carismatica della compagnia. Il condottiero ha un grande potere, ma anche una grande responsabilità;
  • Siniscalco: secondo in comando e mente della compagnia. Sacrifica se stesso per mantenere unita la compagnia;
  • Armigero: il cuore della compagnia e la sua forza lavoro. Il rango più basso e allo stesso tempo rappresenta le fondamenta della compagnia;
  • Dragone: la parte violenta della compagnia pronto a far scorrere il sangue dei suoi nemici;
  • Trimegistro: questo componente pensa fuori dagli schemi e sostiene la compagnia con risorse ed equipaggiamenti;
  • Medicale: indispensabile in ogni compagnia, la parte empatica che cura e da supporto ai suoi compagni;
  • L’emissario delle ombre: Questo membro vive nelle ombre. Si muove di soppiatto e porta avanti il lavoro sporco della compagnia;
  • Lamia: un membro legato al mondo degli spiriti. I suoi poteri lo rendono fondamentale, ma allo stesso tempo lo mettono davanti al giudizio e alla superstizione dell’uomo comune;

Ogni personaggio porta con se la propria storia e la diversità dei ruoli permette a ogni giocatore di avere il suo momento al tavolo. Un volta scelto il ruolo dovremo definire gli attributi e cinque descrittori che ci aiuteranno a definire gli aspetti positivi e negativi del nostro personaggio.

Recensione delle Meccaniche di Valraven

Valraven sfrutta il sistema Monad Echo che basa tutto su uno stile rapido incline alla descrizione e al desiderio dei giocatori di rischiare le proprie risorse. Durante la creazione abbiamo definito con cinque descrittori gli aspetti positivi e negativi del nostro personaggio. Questi descrittori rappresentavo gli aspetti fondamentali che tireremo in ballo per compiere le diverse azioni. Dallo scalare una parete ad affrontare un nemico, non dovremo far altro che descrivere la nostra azione cercando di sfruttare i descrittori e l’equipaggiamento per ottenere vantaggi o svantaggi.

I nostri attributi e i nostri descrittori sono contrapposti ai livelli di opposizione dei nostri avversari. La differenza tra questi attributi definisce il numero di dadi a sei facce che dovremo lanciare. Se nel lancio otterremo anche un solo uno, l’azione è fallita. In tutti gli altri casi otterremo un successo con delle conseguenze in base il numero di dadi con cui supereremo il livello di opposizione. Il sistema è semplice è intuitivo, anche se si differenzia molto dai classici sistemi a cui siamo abituati.

Conclusioni della Recensione di Valraven

Valraven è un gioco che ci trasporta nella furia della battaglia mettendo sul tavolo delle tematiche di un certo spessore. La necessità di mettere in gioco i descrittori del proprio personaggio permetterà ai giocatori di assistere alla crescita del proprio altr’ego che maturerà man mano che la guerra va avanti. Il sistema è molto intuitivo, ma rappresenta un ovvio scoglio per coloro che si trovano più a loro agio con griglie e tabelle di caratteristiche e aspetti perfettamente definiti. In ogni caso vi invito a dare una possibilità a questo gioco.

Se avete apprezzato questa recensione, continuate a seguirci per altre novità sul mondo di Valraven!
Shadows of Esteren: Il Trionfo del Gotico | Notizie

Shadows of Esteren: Il Trionfo del Gotico | Notizie

Shadows of Esteren è un gioco di ruolo in fase di finanziamento su Kickstarter che ha raccolto grande successo. La campagna è quasi al 1000% e sta entrando nel rush finale. Pertanto sono gli ultimi giorni per andare alla pagina del progetto e decidere se sostenerlo o meno.

Questo GdR low fantasy medievale con influenze gotiche e horror è caratterizzato dalla durezza del vivere quotidiano e dalla complessità dello scontro tra culture. E’ nato 8 anni fa in Francia da Studio Agate, un collettivo di autori e illustratori desiderosi di produrre materiale di qualità ed è edito da Agate RPG.

Un palmarés di tutto rispetto

A differenza della maggior parte degli altri progetti su Kickstarter, che si possono solo immaginare attraverso promesse e anteprime, Shadows od Esteren ha al suo attivo già 8 anni di vita. Non solo. E’ diventato il gioco francese più premiato all’estero, con decine di libri, quattro album musicali, un videogame, concerti e presenze alle più famose conventions. Viene definito dai suoi creatori “un’avventura transmediatica”.

Questo gioco infatti può vantare i titoli di miglior nuovo gioco, miglior manuale e miglior arte ai Diehard GameFAN Award 2012, ma soprattutto ha ricevuto ai prestigiosi GOLD ENnies Awards del GENCON di Indianapolis del 2013 i titoli di miglior arte all’interno del manuale e miglior valore di produzione. Per i SILVER Ennies Awards ha ricevuto il titolo di prodotto dell’anno.

Il curriculum non è tutto

I premi danno risonanza a un prodotto, ma il vero valore è nel suo contenuto. Quindi addentriamoci maggiormente in Shadows of Esteren. Si tratta di un gioco incentrato su investigazione e sopravvivenza che pone l’accento sull’immersività e l’interazione tra personaggi. Il mondo è popolato da uomini e donne che lottano per andare avanti ogni giorno, ma che devono anche guardarsi le spalle da una minaccia sovrannaturale che si nasconde nell’oscurità.

Le fonti di ispirazione citate comprendono il film Braveheart, i lavori di Tim Burton (in particolare Il mistero di Sleepy Hollow), La Principessa Mononoke e Nausicaa della Valle del Vento di Miyazaki e Berserk di Kentaro Miura (spero gli inizi dell’opera e non dove siamo finiti ora… Ma questa è un’altra storia).

Se volete farvi un’idea più precisa è possibile scaricare un quickstart, chiamato Book 0 (Libro 0) su DriveThruRPG. Che poi tanto quick non è perchè parliamo di 83 pagine solo per il PDF principale! All’interno si trovano un’introduzione all’Universo di Esteren, un riassunto del sistema di gioco, sei personaggi pregenerati, tre scenari e altro ancora.

L’estetica di Shadows of Esteren

Giù il cappello. Si tratta veramente di un punto di forza di questo gioco. Le illustrazioni sono tante, di ottima qualità, varie sia nello stile che nel contenuto, ma tutte omogenee nel dipingere la parte visiva del manuale. Penso che tra le immagini presenti in questo articolo, quelle che potete ammirare sulla pagina del progetto e quelle del quickstart possiate tranquillamente farvi un’idea. Anche le mappe sono bellissime e invitano al gioco e all’esplorazione.

L’impaginazione è la classica a due colonne, ma ciò che mi ha colpito sono i dettagli. Una linea divisoria qui, un angolo illustrato là. Varietà di disegni, linee, tagli, c’è stato veramente un lavoro editoriale pieno di talento e con l’ambizione di rendere questi manuali un prodotto di punta. E secondo me ci sono riusciti in pieno.

Abbiamo avuto il piacere di ricevere il PDF del manuale base e possiamo assicurarvi che la qualità di cui vi parlo si estende per tutte le quasi 300 pagine. Già solo sfogliarlo è una continua piacevole sorpresa per ammirare le pagine e le loro diverse soluzioni.

Il mondo: il continente di Tri-Kazel

Shadows of Esteren è un gioco dove la vita è dura. Pertanto l’ambientazione, la penisola di Tri-Kazel, è un luogo dove i concetti di fame, paura e guerra sono possibilità concrete. E’ una terra medievale con forti influenze celtiche, suddivisa in tre regni, tre dinastie nate da tre fratelli. La magia è dappertutto, ma ciononostante non è nè facile nè onnipresente, mantenendo un alone di mistero e pericolosità. La scienza e la tecnologia stanno giungendo dal continente così come la religione dell’Unico Dio che sta iniziando a prendere piede.

Scenari di contrasto, cambiamento e confronto radicati in una quotidianità difficile e, a tratti, spaventosa. E ancora culti, ordini, organizzazioni, differenze sociali e culturali nei vari regni. E’ un mondo vivo, non basato sull’originalità bensì sull’estrema immersività della sua presentazione. Mi ricorda molto Westeros dei primi libri di George Martin.

Sullo sfondo, i Feondas, i “nemici”, un’enigma misterioso di creature ostili che tramano nell’ombra e turbano la vita degli uomini e delle donne di Tri-Kazel.

Il sistema di Shadows of Esteren

Innanzitutto i personaggi non hanno le classiche caratteristiche che descrivono il loro livello fisico o mentale, bensì vantaggi e svantaggi. Ogni personaggio inoltre ha 5 Vie che determinano i suoi tratti principali: le Vie della combattività, della creatività, dell’empatia, della ragione e della convinzione. Esse sono valutate da 1 a 5, lasciando liberà narrativa ai giocatori di decidere come tali punteggi si intreccino creando un personaggio profondo e sfaccettato.

Conoscenze e capacità sono organizzate in sedici domini, che a loro volta si suddividono in svariate discipline e queste in specializzazioni. Il valore finale andrà da 0 a 15, che rappresenta una vera e propria leggenda nell’ambito di una particolare specializzazione.

Le prove consistono in 1d10 + il valore del Dominio/Disciplina/Specializzazione + il valore della Via per superare un valore soglia di difficoltà. Naturalmente questa è solo la base sulla quale si instaura un mondo di regole, ma l’impressione è che si tratti di un sistema non particolarmente complicato e piuttosto intuitivo. D’altra parte la regola fondamentale è che se un tiro rischia di rallentale il ritmo e l’atmosfera di gioco allora piuttosto non va tirato.

E’ ovviamente presente anche la sanità mentale, tanto per dare un’idea di come il gioco non sarà certo morbido o scontato con i personaggi.

I dettagli possono fare la differenza

Sicuramente i dettagli grafici hanno fatto il loro dovere e mi hanno veramente convinto e meravigliato. Ma ci sono anche piccoli elementi qualitativamente rilevanti dal punto di vista del contenuto.

Ad esempio negli scenari ci sono varie icone, che permettono al master di andare a trovare le informazioni chiave, oppure leggere consigli per sottolineare l’horror o il soprannaturale. Ancora ci sono icone che rimandano a suggerimenti per rendere il gioco più immersivo e cinematografico oppure che consigliano una particolare musica di sottofondo (ovviamente facente parte della loro produzione).

Perchè il Kickstarter di un gioco già uscito?

Parte del materiale era introvabile nei negozi da parecchio tempo, pertanto vi era una certa domanda. Inoltre la cancellazione delle convention a causa del Coronavirus ha lasciato molti prodotti fermi nei depositi. Da qui l’iniziativa di proporre un Kickstarter per venderli, tra l’altro scontati rispetto al normale prezzo di vendita.

Ovviamente Kickstarter non è un negozio online, perciò ci sono prodotti aggiuntivi che possono essere finanziati. Primo su tutti un artbook, sia in versione digitale che fisica. Poi, grazie anche ai vari stretch goal sbloccati, versioni Kickstarter di alcuni manuali, oltre che stampe, fumetti, libri tascabili, album MP3, dadi e monete di metallo. C’è veramente molto da ricevere a un prezzo assolutamente interessante.

L’offerta Kickstarter di Shadows of Esteren

Parliamo di così tanto materiale e così tanti possibili pledge che non è possibile descrivervi tutto, pertanto il consiglio è di andare a dare un’occhiata alla pagina del progetto Kickstarter, ben fatta e molto completa.

Va anticipato che ci sono due offerte separate, una per l’artbook, in versione digitale (circa 18€), normale (circa 36€) o limited (circa 90€). L’altra per uno o più manuali. Il pacchetto completo digitale è offerto a 54€ circa, mentre il singolo manuale base fisico può essere preso per circa 45€, il suo prezzo di vendita. Già, ma con tutti gli stretch goal sbloccati: mappa in formato A2, album mp3, stampe, compendio in PDF, un fumetto, un album mp3, un libro in formato tascabile e delle monete di metallo.

La raccolta completa dei libri la si può ottenere versando 181€ circa. Certamente una cifra importante, ma parliamo di svariati manuali, più di 1100 pagine, e una quantità impressionante di ulteriore altro materiale, dai 4 album allo schermo del dungeon master.

Le impressioni finali

Il mio pensiero dopo questo viaggio in Shadows of Esteren è stato “ma come facevo a non conoscerlo!”, seguito da “devo farlo provare al mio gruppo di gioco” e conclusosi con un potente “devo averlo!”.

Al di là della mia mania di collezionismo, non ci sono dubbi sulla qualità editoriale di questo prodotto, il cui successo è un ottimo biglietto da visita per chi ancora, come me, non lo conosceva. L’offerta Kickstarter è molto varia e piena di materiale, motivo per il quale si può parlare veramente di fare un affare non tanto per il prezzo, quanto per tutto ciò che si può ricevere.

Sul gioco in sè per ora posso solo parlare di impressioni. Ritengo che la qualità che ho visto nei dettagli possa essere considerata una garanzia. Shadows of Esteren è un gioco con un mondo vivido e reale, duro e intrigante. Il sistema è nato per supportare e non per rallentare o fare da protagonista e il tocco gotico è la ciliegina su una torta che non vedo l’ora di assaggiare.

Continua a seguirci per essere informato su altre novità di Shadows of Esteren!

Pin It on Pinterest