Premetto di aver ricevuto una copia de La Tomba del Re per D&D5edall’autore Daniele Severin per poterla recensire. Il prodotto è disponibile su DriveThruRPG al prezzo di 1,08$ (al cambio attuale 1€). Ha raggiunto il livello Best Silver Seller del sito.
Come già la precedente avventura dello stesso autore da noi recensita, La città dei Morti, anche questa è ambientata nei Forgotten Realms e più precisamente sulla Costa della Spada. D’altronde se vuoi le spiagge vai in Costa Smeralda, se vuoi i punti esperienza vai nella Costa della Spada, è risaputo.
Si tratta di un modulo di 8 pagine per 3-6 personaggi di primo livello, pensato per introdurre i giocatori a La Miniera Perduta di Phandelver, l’avventura introduttiva dello starter set di D&D5, oppure come inizio per qualsiasi altra campagna possa agganciarsi bene. Questa matrioska di introduzioni fa intuire che si tratta di un prodotto studiato per neofiti ai primi lanci di dado.
Niente di nuovo dentro La Tomba del Re
La Tomba del Re infatti è un’avventura lineare, semplice e impregnata di elementi base del gioco di ruolo più famoso del mondo. Senza voler fare particolari spoiler è principalmente ambientata in un piccolo dungeon. Come poteva essere altrimenti, se si parla di una tomba e di un PDF da 8 pagine?
Tipici mostri, abituali situazioni, trappole canoniche. Come aggancio a La Miniera Perduta di Phandelver funziona benissimo, in quanto conduce verso un epilogo che si sposa perfettamente con l’inizio del modulo ufficiale. Dal punto di vista di gioco ritengo che qualunque master con un po’ di esperienza che fa giocare persone non alle prime armi debba cercare o preparare qualcosa di più per l’inizio della propria campagna.
Invece per narratori agli inizi o per gruppi di neofiti questa avventura è un buon modo per approcciarsi a D&D. Semplice e senza fronzoli, permette di concentrarsi su poche cose alla volta familiarizzando con il proprio personaggio e con le possibilità di interpretazione e interazione che offre il gioco.
Pregi e difetti
Dal punto di vista grafico a mio avviso il modulo merita la sufficienza. Anche in relazione al prezzo e al veloce utilizzo del prodotto, grafica e impaginazione fanno il loro dovere. La lettura è chiara, le caselle di testo e le schede dei mostri sono molto comode. Le illustrazioni, seppur riciclate, allietano la lettura e possono essere mostrate ai giocatori per dare un punto di riferimento visivo. Solo la copertina, per stile e soggetto, pur essendo gradevole è un po’ fuori contesto.
I contenuti vanno molto bene per giocatori e narratori novizi, peccano un po’ di mancanza di attenzione e banalità in alcune occasioni. Per me, anche se si tratta di un prodotto per neofiti, avrei dato maggiore profondità ad alcune descrizioni. E’ bene mostrare fin da subito che un gioco di ruolo può andare oltre a una porta, una trappola o una creatura da sconfiggere. Anche nell’ovvietà di una trama lineare avrei scelto di dare qualche tocco di lore in più, aggiungendo dettagli descrittivi che stimolano la curiosità. Sarebbe servita un po’ più di attenzione anche in alcune scelte di scrittura, a essere precisi.
Le mie conclusioni su La Tomba del Re
Partiamo dal costo. A questo prezzo non si può che consigliare l’acquisto alle persone interessate. L’impegno dell’autore c’è stato e il risultato è più che sufficiente e lo si può ottenere pagando una cifra irrisoria.
La vera domanda è: chi deve essere interessato all’acquisto? Personalmene credo rischi di non entusiasmare tutti i giocatori che hanno alle spalle già almeno una campagna e qualche one-shot. La Tomba del Reva molto bene per giocatori che si avvicinano a D&D per la prima volta e per master alle prime armi a cui serve materiale già pronto e di facile gestione. Anche in tal caso il mio suggerimento è di non fermarsi a quanto scritto nel testo ma di metterci del proprio per rendere questo “primo dungeon” ricco di motivi per essere ricordato a lungo.
Continuate a seguirci per scoprire quali avventure disponibili sul web facciano al caso vostro!
Premetto di aver ricevuto una copia de La Città dei Morti per D&D5edall’autore Daniele Severin per poterla recensire. Il prodotto è disponibile su DriveThruRPG al prezzo di 3,20$ (circa 3€).
Nostalgici della Costa della Spada? Vi manca poter camminare per le strade della bella Neverwinter? Allora La Città dei Morti potrebbe essere l’avventura per D&D5e in italiano che fa per voi. In particolare è adatta a cinque personaggi di ottavo livello, ma può essere adattata anche a gruppi più o meno numerosi e/o esperti grazie ad una pratica tabella a inizio volume.
Essendo di durata relativamente ridotta (conta infatti 26 pagine) non si prefigge di portare i personaggi a livelli predefiniti. Prevede piuttosto l’assegnazione di punti esperienza già segnati sulle varie pagine e permette quindi di poterla inserire in campagne più lunghe. Sia l’inizio che la fine infatti sono facilmente modellabili, permettendo di vivere queste vicende all’interno di altri archi narrativi. Viene ad esempio citata l’avventura La Miniera Perduta di Phandelver per D&D5e come possibile mezzo per preparare i personaggi a La Città dei Morti. Il finale ha un personaggio appositamente lasciato vago per poter essere il filo conduttore verso nuovi orizzonti.
Una trama classica, semplice ma efficace
La storia proposta è sicuramente valida, sebbene sia qualcosa di già visto all’interno del mondo fantasy. Una storia di persone scomparse, inseguimenti e salvataggi (senza voler far troppi spoiler). In poche parole si può dire di rivivere Romeo e Giulietta, ma in chiave fantasy e con più non-morti. Di colpi di scena rilevanti ne ho contato soltanto uno, ma è davvero ben riuscito; su di esso si può dire che si basi quasi tutta l’avventura. Al contrario ho notato anche un paio di scelte di trama leggermente forzate, ma nulla di tanto grave da compromettere la godibilità dell’opera.
I principali temi trattati sono l’amore e la fiducia, rendendo questa esperienza più godibile con un party non malvagio. Questa opportunità non viene però negata, nel caso il master sappia riadattare minimamente un paio di situazioni.
Lo stile professionale, ma non esente da imperfezioni
La realizzazione tecnica de La Città dei Morti è molto buona. L’impaginazione è funzionale e segue fedelmente lo stile dei prodotti ufficiali di D&D5e; l’inserimento di tabelle per i mostri e schede complete a fine manuale permette di non dover sfogliare altri manuali, riducendo dunque notevolmente gli sprechi di tempo. Il font e il colore di sfondo sono anche azzeccati e consentono una piacevole consultazione.
Un discorso a parte va fatto per l’aspetto grafico. La scelta delle illustrazioni è adeguata e gradevole, sebbene alcune di esse siano riprese da manuali di D&D3.5. Questo non mi ha fatto impazzire sinceramente; comprendo i costi, ma delle illustrazioni originali (o per lo meno mai utilizzate per manuali di Dungeons&Dragons) sarebbero state più intriganti. Inoltre alcune non mostrano una definizione sufficiente, compresa la copertina. Sono dettagli, ma una maggiore cura avrebbe impreziosito ancora di più un’opera già di per sè interessante.
La qualità dei testi è elevata. Questo rende l’utilizzo del manuale molto semplice da parte di ogni master, al quale è richiesta solo la lettura dei paragrafi dedicati. Le descrizioni sono molto evocative e aiutano incredibilmente l’immersione. Sono presenti giusto uno o due errori ortografici, qualcosa di normalissimo anche per i manuali ufficiali.
Conclusioni su La Città dei Morti per D&D5e
Chi potrebbe apprezzare questa avventura? In molti, sinceramente. Il prezzo contenuto la rende adeguata anche a one-shot (lunghine) o più probabilmente a una breve serie di sessioni. Il fatto che offra spunti sia per il prima che per il dopo la rende un ottimo riempitivo anche per chi conduce lunghe campagne già avviate. Non contiene nulla di troppo complicato o profondo, ma quello che propone merita di essere vissuto. In sostanza, mi sento di consigliare questo manuale.