Fragments of the Past : Passione Epica | Anteprima

Fragments of the Past : Passione Epica | Anteprima

Possiamo presentarvi Fragments of the Past in anteprima perchè ce lo ha fatto scoprire direttamente il suo autore e illustratore, Massimiliano Haematinon Nigro. Si tratta di un progetto vario e articolato che comprende anche un gioco di ruolo cartaceo a integrazione di una serie di libri illustrati.

Fragments of the Past nasce con un obiettivo molto ambizioso. Vuole essere una riscrittura fantasy dell’antico Mediterraneo, che prende quindi spunto dalla storia e dalle culture che si sono succedute e affacciate su questo mare ma ricreando un nuovo mondo da ammirare, da leggere e da giocare. Non per nulla il suo autore, concept artist con collaborazioni lavorative che spaziano dal cinema all’editoria, per prima cosa si definisce “world-builder”.

Il Mediterraneo se lo Merita

Premetto che, fin da bambino, sono sempre stato un grandissimo appassionato di mitologia classica e in generale dell’antica Grecia e della sua immensa e favolosa cultura. Nel gioco di ruolo, come anche al cinema o in televisione, l’ambientazione del Mediterraneo in epoca classica non ha mai avuto un filone ricco come il fantasy medievale di derivazione tolkeniana. Su due piedi mi vengono in mente le due edizioni di Agon e di Lex Arcana, poi Mythos, Runequest e l’ambientazione Mythic Odysseys of Theros per D&D5e. Ce ne saranno sicuramente anche altri, ma vogliamo mettere il confronto con il materiale edito per cavalieri, draghi, elfi e castelli?

Eppure sul Mar Mediterraneo si affacciano luoghi incredibili e nell’arco della storia sono emerse culture affascinanti e incredibilmente ricche. I luoghi riproposti dal penultimo capitolo di Assassin’s Creed, Odyssey, mi hanno fatto innamorare e non credo di essere stato il solo a subirne il fascino. Pertanto ammetto di essere di parte ma l’idea di un mondo nuovo, una novella Terra di Mezzo, dove ispirare un nuovo canone fantasy basato sulla cultura classica mediterranea è per me un’idea grandiosa.

Il Mondo di Fragments of the Past

Tra i tanti aspetti positivi del quickstart di Fragments of the Past (che analizzerò in seguito) vi è certamente una scrittura talentuosa ed evocativa. Non solo il manuale è scritto bene, ma sa anche, in poche frasi, rendere efficacemente l’idea che vuole trasmettere.

E’ quindi, da buon pigro qual sono, quali parole migliori per descrivervi l’ambientazione se non le stesse usate proprio dall’autore?

Fragments of the Past è un gioco di ruolo narrativo tratto dall’omonima serie di racconti e leggende che rievocano lo stile e i temi dell’epica omerica, delle tragedie dionisiache e più in generale del grande mondo culturale del Mediterraneo antico. Sarai il protagonista di un poema cantato tra i fuochi rossi di un banchetto, vestirai i panni di personaggi terribili, la cui natura divina si manifesta nell’ampiezza delle loro passioni, nella sfrenatezza dei loro istinti o nella voracità delle loro ambizioni.

Vivi in un mondo segnato da sanguinose maledizioni, duelli e complessi riti. Senti il cozzare del bronzo e il clangore degli scudi, la mano stremata dall’asta nodosa della lancia. C’è odore di resina, di alghe, di pietre calcaree, di sangue, di sudore e del grasso animale che proviene dalle pire sacrificali. A sinistra il mare, di un blu profondissimo, è solcato da lontane triremi che ne battono il dorso con lunghi, infaticabili remi.

Massimiliano Nigro, autore di Fragment of the Past

Non avrei saputo dirlo meglio.

Arte e Impaginazione

L’autore è un artista e lo si vede. E’ molto bravo e si percepisce quanto ami il mondo che ha creato. Invidio moltissimo la sua possibilità, non solo innata ma penso duramente allenata, di trasformare ciò che ha nella mente e nel cuore e riportarlo visivamente per condividerlo. Le immagini di questa anteprima e il suo profilo Artstation parlano da soli. Da un lato vi sono illustrazioni splendide che dipingono paesaggi, insediamenti ed edifici, dall’altra riproduzioni accurate di oggetti e disegni con lo stile proprio delle culture classiche.

Anche l’impaginazione, che di partenza è la classica a due colonne, viene elevata da un ottimo senso estetico che snellisce il testo e lo contorna di bellissimi colori e illustrazioni evocative. E’ un piacere sfogliare e leggere le pagine.

L’unica cosa che avrei fatto un po’ meno artistica e un po’ più pratica è la scheda del personaggio, ma non si può dire che non sia anch’essa molto bella.

Fragments of the Past : un’anteprima del quickstart

Il quickstart è quasi un manuale, sia per la lunghezza (110 pagine) sia, soprattutto, per la qualità. E’ stato pubblicato autonomamente ed è disponibile gratuitamente in PDF se ci si iscrive alla newsletter.

I contenuti non sono tanti considerato il numero di pagine, proprio per la presenza di molte illustrazioni e la scelta di caricare le pagine con poco testo, per renderle più gradevoli.

Dopo un prologo estremamente piacevole, la prima parte del quickstart introduce il gioco, presentando brevemente il mondo, la società, ma soprattutto alcuni elementi con cui si andrà a giocare. Quindi i due diversi tipi di storia narrata, le Tragedie e i Cicli Epici. Oppure i Talismani, potenti oggetti che hanno nella loro storia la genesi dell’influenza che esercitano sulle vite dei mortali. Sono spiegazioni ed esempi che profumano di epica classica, che fanno capire che è lì che il narratore dovrà andare a ispirarsi e che quelle storie, così poco rappresentate nel panorama del gioco di ruolo, potranno essere rivissute.

La seconda sezione presenta un po’ più in dettaglio il continente di Askedonia, il mondo di gioco. Gli elementi storici sono stati mescolati e ne sono nati nuovi popoli e una nuova storia. Ho molto apprezzato che la cosmogonia non sia spiegata, ma che invece venga narrato ciò che gli uomini e i miti raccontano. Perfettamente centrato con il tema.

I Protagonisti degli Antichi Poemi

Finalmente il quickstart, con la terza sezione, si getta nel gioco e introduce i personaggi. E’ un gioco narrativo, quindi la componente numerica è presente ma va in secondo piano rispetto all’invito a creare narrazione intorno ai protagonisti.

Gli eroi sono definiti da quattro Attributi, che hanno gli evocativi nomi di Soma, Sarx, Psiche e Pneuma. Fondamentali sono la loro origine e la loro stirpe, per poterli plasmare. Vi è un Dono, un collegamento col divino, e una Passione, la principale causa di tormento della loro esistenza o il conflitto che li dilania e che è motore della loro storia e delle loro azioni. Vi sono infine dei Descrittori più generici tra cui scegliere quei tratti che li definiranno narrativamente e incideranno meccanicamente.

Nati per Generare Storie

Dagli esempi del quickstart sembra che saranno forniti elenchi di Doni, Passioni e Descrittori tra cui scegliere, ma non sono presenti in queste 110 pagine. Ciò che si evince però dagli esempi è molto interessante. Tra i più bei parametri dei personaggi vi sono certamente le Passioni. Mettere in gioco la melanconia, l’invidia, la follia, la furia; sono catalizzatori potenti in grado di generare un gioco veramente intenso. E non parliamo di parametri solo narrativi. Per ognuno di essi vi è una correlazione meccanica nel gioco.

Permettetemi di aggiungere che vi è anche il parametro dell’Hybris, che speravo ed ero convinto di poter trovare e che rappresenta uno degli elementi più importanti della narrativa epica classica (e non solo, Rob Stark e Stannis Baratheon ve lo possono confermare).

Cosmos, il motore dell’universo

Per il titolo del paragrafo mi sono fatto prendere. Si tratta del sistema di gioco, che si chiama appunto Cosmos e viene presentato nella quarta sezione del quickstart.

Come avrete intuito da questa anteprima, Fragments of the Past è un light system, con tutti i pro e i contro di esserlo. Si basa sul d100 per i test sugli Attributi, con l’obiettivo di fare un risultato più basso del valore base. Si tira invece un d10 per testare Volontà, Fortuna e Hybris.

Le regole sono relativamente poche, presentate con estrema chiarezza. Dopodichè l’invito per i narratori è di partire dai test base per andare a definire, in base alle circostanze, una risoluzione più accurata attraverso bonus e malus. Le indicazioni sono volutamente lasse e serve un narratore in grado di governare bene gli equilibri al tavolo. Benedizioni o maledizioni, evocate dai giocatori o concesse dai narratori sono un altro elemento importante di un sistema che esce dal piattume della ripetitività solo di fronte alla spinta narrativa di chi lo usa. Devono essere invocati gli dei e si deve sputare il sangue per rimanere vivi. Ci vuole passione, insomma.

La Tragedia Introduttiva

Non mi è sembrato giusto definirla avventura. Si tratta infatti più di un prologo di un testo teatrale che di una storia. C’è molta attenzione nel presentare la situazione e i personaggi. Ci sono conflitti, macchinazioni, tradimenti, sospetti. Dopodichè, non potendo prevedere come procederanno gli eventi, c’è solo la descrizione degli snodi principali.

E’ una Tragedia che dovrebbe durare un paio di sessioni e dà bene l’idea di quello che può essere il mondo di gioco. La struttura richiede a mio avviso un narratore non per forza esperto, ma all’altezza e in grado di destreggiarsi in trame che possono prendere percorsi imprevisti. In questa come in molte storie che possono essere narrate in Fragments of the Past.

Considerazioni Finali su Fragments of the Past

Il prodotto dal punto di vista grafico è di prim’ordine. Potrebbe essere acquistato anche solo per sfogliarlo. Il mondo creato dall’autore finora mi è sembrato vivo e vibrante, forse un po’ sbilanciato verso le civiltà greca e minoica. Certo, va assimilato prima di poterne godere appieno, ma l’ambientazione e la risonanza armonica con l’epica classica sono dei potenti magneti.

Il gioco in sé comporta i rischi dei sistemi leggeri: devono essere supportati da una storia e da giocatori attivi in grado di fornire carburante alla narrazione in ogni situazione. Da questo punto di vista l’impostazione del gioco aiuta.

Tutto è infatti progettato per convogliare le energie e le attenzioni dei giocatori verso la creazione di spunti narrativi. La sopravvivenza o no di un personaggio, i dettagli di realismo o i potenziali bug del sistema passano tutti in secondo piano; davanti a ogni cosa c’è la passione che arde nel cuore degli uomini, che illumina le vite degli eroi e che rende memorabili le loro storie.

Dopo aver analizzato Fragments of the Past per questa anteprima, non vedo l’ora che esca il manuale completo, probabilmente attraverso un progetto Kickstarter. Iscrivetevi alla newsletter se volete rimanere aggiornati e date un’occhiata allo shop sul sito di Fragment of the Past. E’ infatti già possibile acquistare il Narrative Artbook Enhanced Edition con tutte le sue magnifiche illustrazioni!

Se avete apprezzato questa anteprima, Continuate a seguirci per essere sempre informati su giochi come Fragments of the Past!

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