La durata delle campagne: amore eterno o relazioni fugaci?

La durata delle campagne: amore eterno o relazioni fugaci?

La durata delle campagne è come un rebus a cui non troverò mai la risposta. So che probabilmente una risposta giusta non c’è, quantomeno una universale. Ogni persona deve trovare il giusto compromesso in base alla sua situazione e al periodo che sta vivendo. C’è chi riesce a far quadrare i conti e a vivere felice e c’è chi, come me, non riesce mai a essere completamente soddisfatto.

Non di rado capita che i giocatori con partner che non ruolano si trovino a dover trovare un delicato equilibrio tra il tempo dedicato al gioco e quello alla propria relazione sentimentale. Può quindi capitare che il suddetto partner diventi geloso del tempo speso tra dadi e schede del personaggio. Per questo mi è venuto in mente di paragonare le campagne a delle relazioni. Ci sono giocatori fedeli e innamorati per cui esiste una sola passione per tutta la vita, altri che non hanno finito di creare il personaggio per una campagna che già iniziano a parlare di quanto potrà essere bella quella successiva.

Fortunatamente le campagne non si ingelosiscono, non ti sbattono fuori casa, non ti rigano l’auto, non ti chiedono gli alimenti. Non ti chiedono neanche che sistema hai usato ieri o qual è quel gioco a cui metti sempre like su Facebook ultimamente o di cui guardi sempre le storie su Instagram. Ma come si fa a trovare il giusto equilibrio per la durata delle campagne?

Le mie relazioni serie

Uno degli aspetti che mi piacciono di più del gioco di ruolo è la sua profondità temporale. E’ meraviglioso poter portare avanti una storia per mesi o anni, creando ricordi indelebili, assistendo a momenti epici, sviluppando trame e sottotrame. In questo senso la mia relazione più lunga è stata con una campagna di D&D3.5 nei Forgotten Realms che è durata circa tre anni. Per l’esattezza 146 sessioni, di cui sei da dodici ore (due all’anno: vacanze di Natale e Ferragosto). C’è un documento di testo da 220 pagine a raccogliere tutti i riassunti e a ricordare a me e ai miei amici quante incredibili avventure abbiamo vissuto.

Ho ancora avuto una storia abbastanza lunga ambientata nei Reami di Kalamar, poi ho preso una cotta per un sistema super meccanico ma meraviglioso come Hackmaster. Così da gennaio 2018 ho una relazione stabile quindicinale che sta durando da cinquantadue sessioni e che attualmente non vede la fine.

Meno male che Hackmaster non è un gioco geloso perchè lo faccio giocare a settimane alterne appunto per trovare il tempo di provare altro. L’altra settimana è dedicata a brevi relazioni fugaci. Ma già leggendo i manuali sento che mi sto innamorando di un altro sistema, ovvero The Burning Wheel.

Come si fa a fare tutto?

Io ho due sere e mezzo alla settimana per giocare di ruolo. Sono 130 sessioni all’anno. Sicuramente un numero ragguardevole. Dall’altra parte ho la mia relazione stabile, Hackmaster, la mia futura relazione stabile, The Burning Wheel (se riuscirò a farle convivere). Poi ci sono gli attuali rapporti più leggeri, cioè Hollow Earth Expedition, Household e D&D5e a Ravnica.

Il problema si pone quando penso a cosa vorrei fare. Quanti giochi vorrei provare! Solo per citare alcuni di quelli di cui abbiamo parlato su No Dice Unrolled (in rigosoro ordine alfabetico): vorrei provare Agents of Concordia, Brancalonia, Broken Compass, Dura-Lande, Inferno, Mork Borg, Nibiru, Pathfinder 2, Ryuutama, Vaesen, Vulcania. Oltre a godermi la profondità di supplementi interessanti come Norse Grimoire (e devo ancora provare Journey to Ragnarok) o The Complete Hag, ma questi almeno spero di poterli inserire in altre campagne in modo da prendere due draghi con una ballista, come si dice.

Prima o poi farò una campagna di Uno Sguardo nel Buio, che però mi sa tanto di gioco che richiede una relazione stabile e che dà il meglio di sè se portata avanti contestualmente al Messaggero di Aventuria (vedasi il mio articolo su Das Schwarze Auge).

Se da una parte vorrei provare tutto, dall’altra mi rendo conto che provare per provare non porta a nulla. A cosa serve giocare un paio di sessioni solo per dire di averlo fatto? Solo per mettere un’altra tacca al dado? Però a giocare con calma, assaporando i dettagli per ogni campagna fatta escono cinque sistemi e dieci ambientazioni.

Da qui torniamo alla domanda senza risposta. Per poter provare il più possibile, senza correre troppo in fretta, qual è…

La durata delle campagne giusta?

Dipende dai giocatori, dipende dal gioco, dipende da quanto tempo si ha per studiare nuovi manuali, dipende. La durata delle campagne non può essere un numero esatto (ma se lo fosse sarebbe ovviamente 42). Mentre scrivevo questo pezzo un po’ surreale mi è venuta in mente una considerazione. Forse è proprio come nelle relazioni, ma mi spiego meglio.

Non si può partire già sapendo quando durerà una campagna “per forza”. E’ come conoscere una persona e a priori decidere che la si frequenterà per 6 mesi, 12 giorni e 4 ore. Bisogna dare a ogni gioco la possibilità di far innamorare e creare una relazione stabile. Ogni campagna deve essere potenzialmente infinita. Poi ci sono ovviamente casi in cui è quasi sicuro che ciò non capiterà. Ma se si ha la fortuna di avere una o più relazioni stabili, appaganti, coinvolgenti, cosa si vuole di più? Forse in fin dei conti è meglio spendere 130 sessioni su una sola campagna indimenticabile che provare 13 campagne da 10 sessioni l’una, ma che alla fine nel ricordo si assomigliano tutte.

Quindi rimango senza una risposta, ma penso che ogni campagna è eterna, finchè dura.

Continuate a seguirci per parlare insieme di domande senza risposta come quella riguardante la durata delle campagne!
Norse Grimoire [ D&D5e ] : lanciato ufficialmente il Kickstarter

Norse Grimoire [ D&D5e ] : lanciato ufficialmente il Kickstarter

Oggi è finalmente il grande giorno: Norse Grimoire approda ufficialmente su Kickstarter!

Nelle scorse settimane abbiamo diffuso la notizia dell’inizio del progetto, un compendio mirato a ricreare in maniera fedele l’antica magia norrena in D&D5e. Ancora pieni di curiosità abbiamo deciso di intervistare i ragazzi di Mana Project Studio e chiedere alcuni dettagli in anteprima. Pochi giorni fa il team ha svelato la data e ora finalmente possiamo vedere cosa propongono.

Una grande opera nasce da grandi menti

A questo progetto hanno partecipato alcuni tra i più talentuosi scrittori e artisti italiani. Tra essi possiamo citare:

  • Michele Paroli: autore di Journey to Ragnarok e Historia, fondatore e lead designer di Mana Project Studio.
  • Marco B Bucci: autore dei fumetti fantasy Magna Veritas (per Soleil) e Nomen Omen (per Panini Comics).
  • Mila Fois: autrice di molti racconti mitologici e della serie di libri Meet Myths.
  • Andrea Guardino: artista e illustratore di Journey to Ragnarok.

Il contenuto del manuale

Questo forse era l’aspetto che più eravamo ansiosi di scoprire: cosa conterrà il manuale? Prima di tutto possiamo dirvi che sarà un corposo manuale di 160 pagine a colori con due possibili copertine, una standard e un’elegantissima edizione speciale. Per quanto riguarda i contenuti veri e propri troveremo:

  • Rune della Conoscenza: un saggio storico sulle Rune, come si inseriscono nella mitologia norrena e che ruolo hanno nella divinazione.
  • Rune Inscritte: come leggerle e come usarle per lasciare messaggi segreti.
  • 24 Rune del Futhark Antico: il loro significato, la loro storia e il loro utilizzo nella divinazione.
  • Staffe Magiche Islandesi: un saggio storico sulla mitologia islandese, gli antichi grimori e i loro utilizzatori.
  • 36 Galdrastafir: le loro origini, i relativi rituali e il loro effetto magico.
  • Tatuaggi e Pitture Rituali: meccaniche relative all’applicazione di Rune e Galdrastafir sulla pelle dei personaggi o sugli oggetti.
  • Ampia bibliografia alla base di quest’opera.

La struttura della campagna Kickstarter di Norse Grimoire

Ora vediamo i pledge disponibili. Quello più accessibile sulla pagina Kickstarter garantisce la copia digitale in PDF di Norse Grimoire a 12€. La copia fisica invece costa 44€. Vi sono poi una serie di offerte che comprendono anche la richiestissima ristampa di Journey to Ragnarok, comprensiva di Avventura e Ambientazione, Il Grigio Viandante, Battaglie oltre il Mare, Il Ladro di Rune, Mappe, Segnalini e Personaggi Prefatti. Questi bundle variano dai 49€ ai 199€, in base a quali prodotti si desiderano in copia fisica e quali in PDF.

Da notare che nella maggior parte di questi pacchetti è riproposto anche l’ambitissimo Dado Runico a 24 facce. Nel caso non fosse compreso, si può sempre aggiungere come add-on, come anche altri inserti come lo schermo del master di Journey to Ragnarok.

Al momento il team ha rivelato un solo stretch goal, una decorazione dorata sulla copertina standard. Come già accade per molti altri progetti, gli altri verranno svelati solo al raggiungmento del precedente.

Questa campagna Kickstarer sembra molto ben pensata, visto che permette di portarsi a casa Norse Grimoire (e i vari prodotti annessi) con un risparmio tra il 20% e il 30% rispetto al prezzo di listino. La conferma? I fondi richiesti sono stati raggiunti in circa mezz’ora dall’inizio della campagna!

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Norse Grimoire [ D&D5e ] : lanciato ufficialmente il Kickstarter

Norse Grimoire [ D&D5e ] : la fine dell’attesa, l’inizio del viaggio

Norse grimoire è prodotto che No Dice Unrolled ha sempre seguito con molta attenzione fin dai tempi del suo annuncio alla fine del 2019. Si tratta di un supplemento per D&D5e prodotto da Mana Project Studio (i creatori del pluripremiato Journey to Ragnarok). Servirà per integrare la magia rituale norrena nell’ultima edizione di D&D.

L’idea ci è piaciuta così tanto che circa un mese fa abbiamo realizzato un’intervista con uno degli autori, così gentile da concederci anche alcune immagini in esclusiva. Dopodichè è iniziato un tempo di attesa, un cammino di avvicinamento alla nascita di Norse Grimoire. La pagina Facebook di Mana Project Studio ha accompagnato questo tempo con la pubblicazione ricorrente di rune, in una sorta di cammino spirituale verso la scoperta di nuovi segreti e nuovi significati. Quando verranno svelati?

Abbiamo una data per Norse Grimoire!

Ora finalmente possiamo dare una data. Giovedì 5 marzo 2020 inizierà ufficialmente la campagna Kickstarter della durata di 20 giorni. Conoscendo la qualità dei prodotti editi finora dai ragazzi di Mana Project Studio siamo sicuri che otterrà un notevole successo. Per questo motivo consigliamo a tutti quelli che, come noi, fremono per avere il manuale tra le mani, di segnarsi la data perchè se ci saranno degli Early Bird potrebbero durare ben poco.

Molto probabilmente nella campagna sarà possibile anche ordinare Journey to Ragnarok, del quale Norse Grimoire si pone come perfetta integrazione ambientale. Magari anche altre opere da poter far confluire in un unico ordine, o un bundle scontato.

Un’altra speranza è quella di poter trovare interessanti stretch goal e add-on. Sinceramente non è semplice immaginare cosa possano essere, vista la natura storica dell’opera. In ogni caso l’idea di qualche ricompensa fisica tematica ci alletta molto; dadi, rune, accessori vari… Tutto è ben accetto!

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Norse Grimoire [ D&D5e ] : lanciato ufficialmente il Kickstarter

Norse Grimoire [ D&D5e ]: intervista esclusiva e contenuti inediti

Da poche settimane Mana Project Studio ha annunciato Norse Grimoire, un manuale per D&D5e completamente dedicato alla magia rituale norrena. Fino ad ora si sapeva davvero poco a riguardo, ma siamo riusciti a strappare un’intervista esclusiva a Marco, uno degli autori, in modo da potervi svelare qualche succosa anticipazione. Di seguito saranno svelati tanti aspetti ancora oscuri di questo attesissimo manuale, ma non è finita qui. In fondo all’articolo troverete anche una sorpresa

Nella stesura farete riferimento anche ai testi originali o soltanto alle (validissime) analisi di Mila Fois?

La sfida è quella di fornire quante più fonti possibili, tenendo ben a mente due fattori molto importanti. Il primo è che si tratta di una tradizione orale che di rado ha lasciato dietro di sé una documentazione diretta ma che ben più spesso è stata riportata da altri popoli e da essi largamente romanzata. Il secondo fattore è che sul lavoro di documentazione storica di Mila si aggiunge un livello di interpretazione fantasy della cultura norrena. Non dissimile a quanto fatto in Journey to Ragnarok.

Sarà proposto tramite la formula del Kickstarter?

L’idea iniziale ci aveva portato verso un Kickstarter, anche se al momento stiamo valutando anche l’opportunità di pubblicarlo con le nostre forze, idea che ha delle difficoltà ma che permetterebbe forse un’uscita anticipata del libro.

Norse Grimoire è stato pensato per essere giocato con D&D5e. Quanto è legato al sistema? Quanto è facile prendere spunto dal contenuto per esportarlo adeguatamente su altri giochi?

C’è così tanta storia della magia norrena e così tanta lore al suo interno che sarà sicuramente possibile esportarlo su altri giochi. Stiamo in ogni caso lavorando molto duramente sul portare in gioco tutte le rune e i simboli di potere rispettando l’intento del gameplay di DnD.

Se ho ben capito sostituirà a pieno la magia del Player’s Handbook, vero? Questo quindi vorrà dire che, utilizzando il Norse Grimoire, i nuovi incantesimi sostituiranno in blocco quelli originali? E in questo caso come ci si dovrà regolare con le capacità di classe che dipendono dagli incantesimi?

In realtà l’utilizzo di tatuaggi sacri, la tecnica di lettura delle rune o l’arte di incidere gli equipaggiamenti non inciderà sulla presenza della magia. Si tratta di tradizioni magiche ulteriori che vanno ad aggiungersi alle possibilità del giocatore di personalizzare il proprio personaggio. Questo manuale ha l’intento, insieme a Journey to Ragnarok, di completare un’ambientazione fantasy dal gusto nordico e che rispetta quel tipo di tradizioni ma non vuole sostituirsi alle basi del gioco, di cui classi e capacità di classe fanno parte.

Le componenti materiali molto personali di cui avete parlato saranno necessarie per tutti gli incantesimi o solo per alcuni? Saranno tanto ingombranti e/o rare da dover essere gestite con cura durante i viaggi? Saranno solo monouso o potranno essere utilizzate più volte senza consumarle?

Intorno alle componenti c’è un punto molto interessante. Per utilizzare il potere di alcuni simboli/incantesimi, come i Galdrastafir islandesi, c’è spesso bisogno di componenti specifiche o talvolta di una lista di materiali da combinare assieme. Il rituale dovrà essere officiato dal personaggio al meglio delle sue possibilità e a seconda della rarità di certi elementi o della durata del rituale otterremo un effetto più o meno potente. Spesso, al termine di questi rituali, si finisce per creare amuleti o veri e propri oggetti magici. Si tratta di un’opera di crafting che contraddistingue molto la magia nordica. Creare un oggetto per fissare l’intento magico nella realtà.

Come si comporta questo manuale in correlazione con Journey to Ragnarok e quanto sono compatibili? Sarà possibile utilizzare il Norse Grimoire integrando anche le nuove meccaniche di JtR come la classe del Maestro di Rune e il dado Futhark giornaliero?

Norse Grimoire è stato ideato e sviluppato per essere interamente compatibile con Journey to Ragnarok, le sue regole e le sue avventure.

Il seid, vista la scarsità di materiale storico che è giunto fino a noi, sarà completamente assente tra le meccaniche proposte?

Sul seid abbiamo sofferto molto. Lo ammetto. È una delle cose più in assoluto affascinanti della tradizione magica nordica. Ma annettere questa pratica stregonesca di origine sciamanica a questo grimorio avrebbe portato a dover creare un intero mondo di spiriti e presenze al quale rapportarsi. Per come è stato creato questo manuale sarebbe stato molto difficile introdurre quello che supponiamo fosse in potere degli sciamani senza spiegare come questi sciamani lo facevano. Difficile e forse un po’ lontano dal nostro proposito iniziale, che vuole portare qualcosa di storicamente accurato in un mondo di gioco che noi rendiamo reale.

Le novità portate da Norse Grimoire saranno da applicare anche a tutti i mostri pre-esistenti in D&D5e con capacita’ magiche (siano esse innate o un normale lancio di incantesimi)? Allo stesso modo andranno adattati anche tutti gli oggetti magici, le loro capacità e le loro modalità di creazione?

Credo che questo sia uno degli aspetti che solo il narratore può valutare. Anche se è molto difficile che mostri e creature lontane dagli Dei o alla tradizione norrena possano “attivare” poteri che traggono il loro fondamento proprio nel rapporto tra l’uomo e il divino.


Inoltre siamo felici di condividere con voi alcune immagini esclusive. Queste meravigliose illustrazioni sono una succosa anticipazione di cosa troveremo in questo manuale:

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Mana Project Studio ha grandi piani per il 2020

Mana Project Studio ha grandi piani per il 2020

Durante l’Adventurers Con Milano 2019 tenutosi nello scorso weekend, il team italiano di Mana Project Studio ha rivelato importanti novità per l’ormai imminente anno nuovo. Nel 2020 infatti i ragazzi dietro a Journey to Ragnarok e Historia si muoveranno principalmente in due direzioni.

La prima riguarda la creazione di nuovi progetti propri e, in particolare, di un’opera molto affascinante: Norse Grimoire. Questo manuale per D&D 5e è stato presentato come un compendio che rivoluzionerà il modo di intendere la magia.

La seconda strada intrapresa dal team è quella di sostenere progetti di altri autori e qua l’annuncio è stato davvero pesante: Inferno. Questa ambientazione per D&D 5e porterà i giocatori all’interno dei gironi infernali danteschi, visti nella maniera più fedele possibile.

Nel caso foste interessati alla visione completa, ecco il video degli annunci:

https://www.facebook.com/cercatoridiatlantide/videos/376647653144879/

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Norse Grimoire [ D&D5e ] : lanciato ufficialmente il Kickstarter

Norse Grimoire: magia storica per D&D 5e

A quanto pare il 2020 sarà un anno molto prolifico per Mana Project Studio, anche per quanto riguarda le produzioni proprie. Dopo il grande successo e i molteplici premi di Journey to Ragnarok, il team italiano ha deciso di rimanere in tema e produrre il Norse Grimoire.

Quali sono le fondamenta concettuali del Norse Grimoire?

Quest’opera sarà un compendio per D&D 5e che verterà completamente sulla magia. Quanto svelato dai creatori fa pensare che non sia un’espansione del manuale base e dei suoi incantesimi, ma piuttosto un modo completamente nuovo di intenderli. Questa scelta è legata al processo creativo alla base del Norse Grimoire: non si tratta di una reinterpretazione fantasy della magia dell’epoca vichinga (e islandese), ma un vero e proprio studio storico della stessa. Questo è stato possibile consultando le fonti che sono giunte fino a noi, grazie anche al lavoro di autori universalmente riconosciuti nel settore, come Mila Fois. Questo tomo non sarà dunque solo un compendio per il più celebre dei giochi di ruolo, ma può praticamente essere considerato un vero e proprio trattato storico. Mana Project Studio non ha legato in nessun modo la sua pubblicazione a Journey to Ragnarok, ma la mia personalissima impressione è che darebbe una marcia in più ad un’ambientazione già eccellente di suo.

Ma di preciso, cosa si potrà trovare al suo interno?

Sui contenuti specifici non si sa ancora moltissimo, ma qualche anticipazione è trapelata:

  • Rune: sarà presente l’alfabeto runico norreno, il Futhark, sia nella sua versione antica che in quella più recente. Esse rappresentano il collegamento diretto con il divino.
  • Galdrastafir: combinazioni di sigilli che creano delle formule, ovvero i veri e propri incantesimi. Essi rappresentano la magia a livello umano, come la singola persona riesce a creare effetti mistici grazie al suo studio. Questo necessita spesso di focus materiali molto specifici e personali.
  • Incisioni: gli incantesimi potranno essere “fissati” su oggetti o persone, e in questo caso si parla di tatuaggi. Questi ultimi saranno molto simili a rituali e metteranno in risalto il valore del sangue. Il culmine del loro potere sarà a ridosso della loro creazione (per questo sarà sia utile che evocativo farli in occasione di avvenimenti importanti) e di tanto in tanto andranno ravvivati per risvegliarne il potere.
  • Sejd: questo è il tipo di magia più oscuro e, per questo, meno trattato in quest’opera. Piuttosto che inventare delle parti, gli autori hanno preferito riprodurre solamente cosa è giunto fino a noi.

Per capire meglio tutto ciò, i creatori hanno anche riportato un esempio pratico:

Destriero Spettrale: un incantatore necessita del teschio di un cavallo, sopra al quale deve incidere i sigilli del Galdrastafir. Per completare la formula deve anche unire il sangue di un puledro al proprio sangue e, con essi, bagnare il teschio. L’incantesimo correttamente portato a termine darà origine allo spirito di un cavallo che ascolterà il volere dell’incantatore.

Vista la natura fortemente storica e realistica dell’opera, non saranno presenti altri contenuti come archetipi, razze o altre personalizzazzioni simili.

Continuate a seguirci per rimanere informati sullo sviluppo del Norse Grimoire!

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