Iniziamo questa recensione ringraziando Andrea Rossi per averci fornito una copia digitale del manuale di Blood SwordOld School. So che pensate che io vi abbia già detto tutto quello che c’era da sapere su Blood Sword nella precedente recensione, ma qui stiamo parlando di un prodotto completamente diverso.
Blood Sword Old School si presenta infatti come una versione alternativa del prodotto nato per D&D5e. Questa rielaborazione si basa sulla filosofia dei giochi Old School e, anche se sembra impossibile, aumenta di molto il livello di letalità di Blood Sword.
Se una volta letta questo recensione desiderate mettere le mani su questo fantastico manuale, potete scaricarlo gratuitamente qui.
La Filosofia Old School
Se siete nuovi a questa terminologia, l’unica cosa che dovete sapere è che Old School a grandi linee significa semplicità.
Il manuale non copre tutte le possibili situazioni, ma lascia al game master la possibilità di utilizzare il buon senso per gestire gli eventi imprevisti. Molto spesso tali situazioni sono gestite dal lancio di uno o più dadi e da tabelle casuali. La casualità infatti ricopre un grande aspetto di questo genere di manuali. Ai giocatori non è richiesto di memorizzare un gran numero di regole. Il gioco si svolge in maniera veloce e dinamica.
Una Prima Occhiata al Manuale di Blood Sword
Blood SwordOld Schoolè un manuale in formato digitale composto da 87 pagine che contengono tutto l’occorrente per vivere straordinarie e letali avventure. L’ambientazione è la stessadella versione per D&D5e ovviamente, ma in questo caso il tutto è snellito. Le lunghe descrizioni cariche di dettagli sono sostituite da una versione più semplice, che permette in ogni caso di avere chiaro il mondo di Blood Sword.
Essendo più vicino alla filosofia presente neI librogame, la componente grafica richiama totalmente all’opera originale. Nel manuale sono presenti un gran numero di illustrazioni in bianco e nero che si inseriscono perfettamente nello stile Old School.
I Protagonisti di Blood SwordOld School
I protagonisti di Blood Sword Old School sono gli intrepidi e il manuale ci fornisce quattro classi tra cui scegliere. Ancora una volta troviamo il guerriero, lo stregone, il saggio e il truffatore. Ogni classe ha competenze e abilità differenti che progrediranno con il passare dei livelli.
Le caratteristiche su cui si basa l’intero personaggio sono Prodezza (che gestisce la parte legata al combattimento), Intelligenza (che gestisce carisma, forza di volontà e magia) e infine Prontezza (che rappresenta astuzia e rapidità). La creazione del personaggio è molto veloce e può essere portata avanti in tre modi diversi:
Normale: è assegnato il punteggio massimo stabilito dalla classe scelta.
Difficile: si tirano due d6 e si tiene il risultato migliore.
Estrema: in cui si tira un solo dado a sei facce.
L’intera creazione del personaggio non prenderà più di dieci minuti.
Recensione delle Meccaniche di Blood Sword Old School
La sezione del manuale dedicata meccaniche è trattata in maniera approfondita e riporta tutta una serie di indicazioni e consigli per il Gran Maestro (ovvero il narratore).
Come accennato nell’introduzione, la filosofia Old School lascia molto spazio al master per la gestione degli eventi. La presenza di diverse tabelle per la gestione dei mostri, delle prove e dei bottini rende il tutto molto semplice e scorrevole. Un capitolo a parte tratta la gestione della magia da parte dello stregone che forse tra i quattro personaggi è quello che richiede un maggiore lavoro di memorizzazione.
Prendendo ispirazione da una serie di regolamenti per Blood Sword scritti anni prima da Mauro Longo e Yuri Zanelli, Andrea Rossi ha creato delle meccaniche che richiedono poco tempo per essere assimilate da master e giocatori.
Considerazioni Finali della Recensione di Blood Sword Old School
Blood Sword Old School non è una costola del prodotto per D&D5e, ma è un gioco completo e diverso che permette di vivere (gratuitamente) una serie di divertenti e letali avventure. L’ambientazione e il regolamento molto semplice ma efficace sono i punti forti di questo gioco.
Consiglio di provarlo non solo agli appassionati della saga e del genere, ma a tutti coloro che desiderano sperimentare qualcosa di nuovo, ma hanno poco tempo da dedicare a regolamenti complicati e lunghe creazioni del personaggio.
Se vi è piaciuta questa recensione di Blood SwordOld School, continuate a seguirci per rimanere informati su altri prodotti OSR!
Iniziamo questa recensione ringraziando Edizioni Librarsi e Tambù per averci fornito una copia fisica del manuale per D&D5e di Blood Sword. Si tratta, per prima cosa, di un mondo. E’ una ricca ambientazione dark fantasy, descritta con dovizia di particolari da Dave Morris e Oliver Johnson che, con la loro fantasia, hanno dato vita a una delle collane di librigame più famose di sempre.
Posso dire di aver scoperto il mondo di Blood Sword decisamente in ritardo. Il mio primo approccio a questa straordinaria ambientazione è stato alla fine del 2021 con il Il Labirinto di Krarth, primo librogame della serie. Terminata la lettura avevo un solo pensiero in mente, cioè quanto sarebbe stato bello ambientare una campagna nel mondo di Blood Sword. Penso di non essere l’unico ad aver fantasticato su questa possibilità, quindi potete immaginare il mio entusiasmo quando ha iniziato a circolare la notizia della stesura di questo manuale. A circa un anno e mezzo da quando abbiamo pubblicato la nostra anteprima, vi parliamo finalmente del prodotto completo.
Se dopo aver letto questo articolo desiderate mettere le mani su questo fantastico manuale, potete acquistarlo per circa 49 € sul sito di Tambù.
“Le carte suggeriscono che un lungo viaggio ti attende, e gli influssi circostanti annunciano grandi avversità lungo il cammino”
Una Prima Occhiata al Manuale di Blood Sword per D&D5e
Il manuale per D&D5e di Blood Sword, protagonista di questa recensione, è il risultato di una fruttuosa campagna Kickstarter. ll primo impatto visivo ci viene dato dalla copertina con effetto pelle macchiata di sangue che dona un aspetto assolutamente unico. All’inizio il manuale era composto da circa 250 pagine, mentre oggi stringo tra le mani un tomo di ben 519 pagine. Questo straordinario aumento è dovuto sia all’aggiunta di nuovi classi e archetipi che vedremo in seguito, sia all’aggiunta di sei avventure ispirate ai librigame della serie. Il dettaglio forse più interessante è che la sesta avventura, scritta da Dave Morris e Valentino Sergi ispirata al librogame Le Mura di Spyte, rappresenta un finale alternativo alla serie; un reboot a distanza di anni che potrebbe permettere anche agli appassionati di essere sorpresi in un mondo che hanno percorso in lungo e in largo.
Dal punto di vista grafico, ci troviamo davanti ad un lavoro magistrale. All’interno del librogame sono presenti un gran numero di nuove Illustrazioni e di rimandi alle immagini iconiche presenti all’interno dei diversi librigame. Un’attenzione particolare per chi è cresciuto con la saga di Blood Sword. Questa sinergia tra artisti italiani e internazionali ha creato un comparto grafico di alto livello che si accompagna perfettamente ai toni cupi del gioco.
I Protagonisti di Blood Sword
Blood Sword fa vivere avventure mortali, e i suoi protagonisti sono gli Intrepidi. Lontani dall’ideale di un eroe senza macchia e senza paura, i nostri protagonisti vivranno una vita in cui la moralità non sempre è importante. Guardie del corpo, assassini o soldati di ventura; la loro vita sarà scandita dalle missioni affidate dalle diverse Gilde. Ufficialmente saremo carne da cannone, i sacrificabili la cui lealtà è in vendita al miglior offerente. Questo è il modo in cui il popolo e i nobili vedono gli Intrepidi. Starà a noi decidere se seguire questo percorso o esplorare un nuovo mondo alla ricerca dei frammenti della spada leggendaria.
Qualunque sia la vostra scelta, la vita di un Intrepido inizia definendo la sua origine. Principalmente le origini sono due: quella umana e quella legata alle diverse stirpi fatate. Una volta definita, è il momento di pensare alla classe; Guerriero, Saggio, Stregone, Trinkster rappresentano le classi principali, ma durante il Kickstarter sono state sbloccate due nuove classi: il Barbaro e il Bardo. La possibilità di scegliere un archetipo e la presenza dei talenti del sangue permettono un’alta personalizzazione del proprio personaggio.
Una Guida al Mondo di Blood Sword per D&D5e
Come vi ho accennato nell’introduzione, Blood Sword è prima di tutto un mondo oscuro e pericoloso. Il manuale è ricco di dettagli e spunti che forniscono tutto l’occorrente per creare storie e background avvincenti. Durante La creazione del personaggio i giocatori possono esplorare in maniera approfondita le Terre di Leggenda. I diversi paragrafi riportano le storie delle diverse porzioni di territorio dettagliando in maniera approfondita i regni umani, e dando qualche accenno sulla vita delle stirpi fatate. Questa differenza è voluta in quanto il declino delle stirpi fatate si scontra con la supremazia dei regni umani.
Le sue storie sono impregnate di violenza, in un mondo dai toni cupi che mette costantemente alla prova la moralità degli Intrepidi. In questa ambientazione che mostra un aspetto più duro e reale del mondo fantasy medievale, gli intrepidi dovranno fare di tutto per sopravvivere in un mondo in cui gli intrighi, i tradimenti e la violenza la fanno da padrone.
Recensione delle Meccaniche
Le principali meccaniche di Blood Sword si basano sul regolamento di D&D5e, ma sono stati apportati diversi e significativi cambiamenti. Dalle regole per l’uso della magia, alle modifiche riguardanti il riposo, all’iniziativa e alla morte, Blood Sword trasforma la quinta edizione in un gioco dai toni decisamente più cupi. All’interno del manuale sono presenti però due importanti novità.
La prima si chiama Crocevia e rappresenta quell’insieme di incontri, sfide, enigmi o battaglie che comportano sempre scelte vitali per il gruppo. Essi contengono uno o più scenari e vengono attivati in base alle scelte dei giocatori. I Crocevia possono risolversi con un successo o un fallimento, e questo normalmente comporta l’ottenimento di un bottino o di una prematura morte. All’interno della Guida del Gran Maestro (la parte del manuale dedicata al narratore) è presente una sezione che illustra tutti gli aspetti dei crocevia e le indicazioni per crearne di nuovi.
La seconda novità consiste nel Dado Sangue, un dado a sei facce che riporta i simboli dell’Audacia e del Brivido. Queste condizioni aggiungono una meccanica molto intrigante alle avventure degli Intrepidi . Se il morale sarà alto avremo dei significativi vantaggi legati al riposo e alle condizioni fisiche e mentali; se invece il lancio del dado mostrerà la spada spezzata, la situazione precipiterà velocemente. Questa possibilità rende l’avventura molto avvincente in quanto l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e nuovi problemi o opportunità potrebbero presentarsi alla porta.
Considerazioni Finali
Dopo quando espresso in questa recensione, Blood Sword si rivela un’interessante rielaborazione per D&D5e della saga originale.
Stiamo parlando di un prodotto estremamente valido con meccaniche dai toni cupi che andranno ad aumentare le difficoltà per i giocatori. La parola d’ordine per i nostri intrepidi è sopravvivere, e il gioco farà di tutto per metterci i bastoni tra le ruote.
Consiglio l’acquisto di Blood Sword per D&D5e non solo agli appassionati della saga, ma a tutti coloro che considerano questo sistema di gioco fin troppo gentile e desiderano inserire nelle loro storie un sistema decisamente più letale.
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Oggi approfondiremo un racconto diverso da quelli che ho recensito fino ad ora dato che è liberamente ispirato alle opere di Edgar Allan Poe. Ringrazio Officina Meningi per averci inviato tutto il materiale di Edgar Allan Poe the horror gamebook così da permetterci di realizzare questa recensione.
Questo librogame scritto da Valentino Sergi e illustrato da Francesco Corli e Moreno Paissantrasporta il lettore in un atmosfera da incubo in cui il dubbio e la paura ci inseguono costantemente. Ci troviamo braccati da implacabili inseguitori, incapaci almeno all’inizio di capire chi o cosa siamo o in quale luogo ci troviamo. Dovremo affidarci al nostro intuito, mentre ci faremo strada tra le rovine di un luogo dimenticato in cui regna sovrana la morte.
Edgar Allan Poe the horror gamebook è stato finanziato tramite un Kickstarter in poche ore, sbloccando nei giorni successivi diversi stretch goals. I capitoli aggiuntivi, la mappa a colori, e una colonna sonora sapientemente studiata, aiutano chi legge a muoversi all’interno di questa città corrotta e malata. Il librogame si può preordinare sul sito di Officina Meningi al costo di 15€, dove oltre alla copia cartacea firmata dall’autore, viene Incluso anche il pack digitale contenente i file in formato ePub, Mobi e Pdf di tutti gli stretch goals sbloccati durante il Kickstarter
Una breve introduzione
Non perdo l’abitudine di riportare un piccolo spaccato utile a capire questo mondo che andiamo ad esplorare.
<<Ti riconosco anche se non conservo alcune memoria di te, non so chi ti abbia invitato qui, se il mio creatore e carnefice o la sua ancor più terribile creazione, la Morte Rossa, ma non ha importanza, sono due facce dello stesso incubo>>. Il corvo si agita nell’udire quelle parole e dispiega le ali, <<ti scongiuro, aspetta, rispondi alla mia domanda…quando lascerò l’orrore di questa deserta terra incantata?>>. L’uccello si è già dileguato nell’oscurità di un cielo senza stelle, ma la sua risposta rimbomba tra le pareti con voce gracchiante: <<mai più>>
L’opera ci trasporta fin dalla prima pagina in un’ atmosfera angosciante. Ci risveglieremo in un luogo sconosciuto, coperti solo da qualche straccio e da diverse creature intente ad accertarsi che la nostra carne sia o meno appetitosa. Spalancate le palpebre annegheremo nella disperazione di un’oscurità che ci avvolge mentre le nostre suppliche di aiuto non otterranno alcuna risposta. Non saprete chi siete, ne dove vi trovate e il motivo che vi ha portato qui. Armati solo del vostro intelletto dovrete avanzare.
Recensione dei contenuti di Edgar Allan Poe the horror gamebook
La prima domanda che mi è venuta in mente quando ho iniziato a leggere questo libro è come sarebbe stata gestita la morte. Nei librogame una scelta sbagliata porta ad una prematura dipartita, ma sfruttando la memoria si può tornare indietro e ricominciare, anche se questo spezza la fluidità del gioco. L’autore ha trovato un’interessante scappatoia chiamata avatar. Quando morirete, la storia non avrà fine, bensì per un motivo che verrà spiegato man mano, rinascerete non troppo lontano dal vostro cadavere.
Ti rigeneri in una pozza di liquido scuro accanto al barile dove galleggia il tuo cadavere; il Re Peste si china fino a portare il naso a livello dei tuoi occhi, poi picchia con le mani aperte su entrambe le ginocchia e scoppia in una lunga risata: <<Ogni volta è un vero spasso, non preoccuparti per il corpo ne faremo buon uso come sempre>> il tuo sguardo corre alla cassa toracica utilizzata come braciere e provi un profondo senso di nausea
Come avete capito l’avatar è un prigioniero, bloccato in un ciclo infinito di resurrezioni, costretto a rivivere la propria morte ed osservare i suoi stessi resti.
Cammineremo in una città in rovina corrotta dalla malattia e dal sospetto. Dietro ogni porta ci aspettano anime in pena protagoniste dei racconti di Edgar Allan Poe. Immaginate il mio stupore quando dietro una porta mi sono imbattuto nella figura del Re Peste intento a brindare con la sua corte. Il librogame è pieno di citazioni alle opere di Poe, riportando interi paragrafi tratti dalle sue opere più conosciute. Il Re Peste, il corvo e la maschera della morte rossa sono sono alcuni di questi e tutti sono sapientemente amalgamati in una storia avvincente
Meccanica di Edgar Allan Poe the horror gamebook
La meccanica di questo librogame è semplice dato che non richiede nulla se non una matita e una gomma. A differenza di altri librogame il vostro avatar non avrà statistiche, bensì dei veri e propri sentimenti. Potrà in base alle vostre scelte fidarsi o non fidarsi di voi, o essere traumatizzato o incline al suicidio. Questo vi rende dei veri e propri burattinai dato che l’avatar romperà alcune volte la quarta parete parlandovi in maniera diretta, condividendo con voi i suoi desideri e la sua disperazione. Il librogame è ricco di mini giochi e indovinelli, alcuni perfettamente legati all’ambientazione, altri ho trovato invece spezzassero un po’ dall’atmosfera così sapientemente creata. Posso ipotizzare che non essendoci le classiche statistiche del personaggio, per rendere evidente un ostacolo o un pericolo l’autore abbia deciso di inserire un rompicapo per gestire il bivio di scelte.
Per chi dovesse avere problemi con i rompicapi, nelle ultime pagine del libro sono inserite le soluzioni, anche se personalmente vi consiglio di sbatterci la testa e perdere qualche minuto in più, e non fare come il sottoscritto che ha gettato la spugna davanti alla maledetta batteria galvanica…..
Considerazioni Finali
Personalmente mi sento di consigliare l’acquisto di questo librogame. E’ la prima volta che mi approccio ad un opera horror e sono stato molto soddisfatto dall’atmosfera che è riuscita a creare, anche grazie alle tante immagini presenti. Mi sono immerso nella sua storia leggendola tutta d’un fiato; ho apprezzto molto le citazioni alle opere di Poe, e gli escamotage usati dall’autore per unire le diverse storie. Ci sono diversi possibili finali e vi invito a rigiocare questo titolo più volte così da tentare tutte le strade possibili.
E ricorda sempre la regola della casa: finché non togli il dito dalla pagina che hai appena superato, puoi sempre tornare indietro, o in questo caso ammucchiare i tuoi cadaveri!
Se avete apprezzato questa recensione, continuate a seguirci per essere sempre informati su prodotti come il librogame Edgar Alla Poe The Horror Gamebook!
Se amate D&D5e ma sentite il bisogno di un’ambientazione italiana, fiabesca e cialtronesca, abbiamo trovato qualcosa che fa al caso vostro: Brancalonia!
Volete farvi un’idea di cosa possa essere? Immaginate di mischiarela tradizione cavalleresca e cortese (cantari medioevali, poemi epici rinascimentali), alcuni film italiani cult (Armata Brancaleone, Il mestiere delle armi, L’Arcidiavolo, Attila Flagello di Dio, Bud Spencer e Terence Hill…), le opere dei più importanti scrittori italiani del 900 (Pederiali, Eco, Buzzati e Calvino) e le favole e il folklore italiani (Le Piacevoli Notti di Straparola, Cunto de li cunti, Pinocchio di Collodi, raccolte di Pitrè e Calvino,…). Se tutto questo non ha ancora destato la vostra curiosità siete dei villici!
Quest’opera nasce grazie alla collaborazione tra lo “Spaghetti Fantasy” di Zappa e Spada (serie antologica pubblicata da Acheron Books) e il “Fantasy di Menare” di Ignoranza Eroica. Al momento è possibile rimanere aggiornati su questo progetto solamente attraverso il suo gruppo Facebook (oltra a seguire noi, ovviamente!), ma presto arriveranno importanti novità. E non vediamo l’ora!
Un Kickstarter alle porte, prepariamoci all’assedio!
Il 23 marzo inizierà infatti la campagna Kickstarer di Brancalonia per D&D5e (in collaborazione con Officina Meningi e LudiBlood), sia in lingua italiana che inglese. Non sappiamo ancora quali siano i prezzi, i possibili pledge, gli stretch goal e gli add-on, ma sinceramente non stiamo più nella pelle! La raccolta fondi si concluderà il 12 aprile e, a nostro avviso, lo farà in maniera trionfante. Nella sua estensione comprenderà anche l’importante PLAY: Festival del Gioco e questa scelta non è casuale. Durante questo evento sarà infatti possibile incontrare gli autori e gli artisti, provare direttamente Brancalonia e acquistare il Quickstart in copia fisica.
Vi avvisiamo però che è anche possibile iscriversi alla mailing list per ricevere aggiornamenti e soprattutto, dal 1 marzo, una copia gratuita del Quickstart in PDF. Al suo interno si potranno trovare: una presentazione generale del gioco e dell’ambientazione, la mappa del mondo, sei personaggi prefatti e l’avventura Il Tesoro del Bigatto.
Vi segnaliamo anche il fatto che gli autori si sono dimostrati aperti alla possibilità di essere contattati per organizzare eventi ufficiali e dimostrazioni di gioco in associazioni, negozi e locali. Nel caso siate interessati, non esitate a farvi sentire!
Cosa conterrà l’ambientazione per D&D5e Brancalonia?
Possiamo però anticiparvi che il manuale conterà 192 paginein formato A4, in quadricromia e con copertina rigida. Al suo interno si troveranno:
Una descrizione generale del Regnodi Taglia, sia storica che geografica. Il territorio si estende dai Monti Pallidi del nord al Mar dei Cariddi a meridione, dalla barbarica città di Tergesta a est alle coste del Mar Zigano nell’estremo occidente. Alcuni altri luoghi d’interesse sono la Penumbria, la Pianura Pagana e il Borgo Stricchiano. La forma di questo regno è quella della nostra Italia, ma “ribaltata”; questo rappresenta il senso di “rovescio” che governa l’opera.
5 nuove razze giocabili (in aggiunta all’Umano) prese dalla tradizione e dal folklore italiani: Dotato, Malebranche, Marionetta, Morgante e Selvatico.
11 nuove Sottoclassi, una per ognuna delle Classi base, ciascuna delle quali adattata all’ambientazione e fortemente pregna della storia, delle tradizioni e del folklore italiani. Tra esse possiamo citare il Benandante, lo Jettatore, il Brigante e il Fratacchione.
Nuovi Background, Tratti Caratteriali, Ideali, Legami e Difetti tipici delle Canaglie di Brancalonia.
Nuovi Talenti, Incantesimi, Tesori, Malattie e Veleni.
Segreti, minacce, curiosità, luoghi d’interesse, dicerie, mostri e spunti di gioco per il Condottiero (ovvero il master), compresi un generatore di Topaie, uno di Cimeli e uno di Strade che non vanno in nessun posto.
Nuove Regole di Ambientazione, come quella per le Risse, quelle per la gestione della Banda, del Covo e dei Compari, quella per le Taglie e quella per le Profezie. Insomma tutto il necessario per creare una Cricca e scalare i ranghi della propria Compagnia.
Un’Avventura Introduttiva in solitario, creata per poter prendere dimestichezza con l’ambientazione prima di proporla ai giocatori (o per godersela in assenza degli stessi).
La Campagna di gioco Soldati di Ventura, in 6 Episodi.
12 nuovi mostri e 12 antagonisti tipici della storia, della tradizione e del folklore italiani. Ad esempio saranno presenti la Tarantata, gli Occhi di Santa Lucina, la Vilupera, la Torontola, lo Squallidorso, il Tordogo, la Pellicagna, l’Aquistrige, il Corvoragno, il Garatto,…
Quello che ci aspettiamo dai Fratelli di Taglia
Il Regno di Taglia è solo un’espressione geografica.
Clemente Pomponio, Cancelliere d’Altomagna
Sinceramente non vediamo l’ora di poterci avventurare nel Regno di Taglia, un possedimento secondario dell’Impero d’Altomagna ceduto come beneficio vassallatico alla regina Menalda di Catozza. Dopo un secolo da tale evento, questo territorio non fu mai recuperato dal potere centrale, nonostante la discendenza reale si sia ormai persa. Il motivo di questo cedimento? Il pericoloso Buemondo il Grosso di Aurocastro si opponeva all’impero, rifiutandosi di pagare i tributi e riunendo un’organizzazione di banditi e malavitosi nella parte meridionale del regno. E la sua testa vale la corona. Ma vista l’attuale incerta situazione politica, si sono formate una dozzina di regioni a loro volta spezzettate in governi locali.
Questa caricatura dell’Italia promette un clima leggero e spensierato, che non mancherà di far sorridere. Nel corso delle peripezie vissute sarà anche divertente cercare tutti i riferimenti alla cultura del nostro Paese, imparandolo a conoscere anche nei suoi aspetti più folkloristici. Che altro dire, in bocca alla Vilupera agli autori!
Continuate a seguirci per scoprire di più sul Brancalonia, la nuova ambientazione per D&D5e!