City of Mist – La Città del Mito e della Nebbia | Recensione

City of Mist – La Città del Mito e della Nebbia | Recensione

Prima di affrontare la recensione di questa nuova edizione di City of Mist, ci tengo a ringraziare Isola Illyon che ci ha fornito una copia di questo meraviglioso prodotto e dei suoi accessori esclusivi che trovate disponibili sul loro store. La Guida del Giocatore ha un prezzo assolutamente in linea con il mercato, è infatti disponibile al prezzo di 40 euro mentre lo schermo del Maestro Cerimoniere costa 25 euro. Vi segnaliamo che, se al momento del pagamento inserite il codice NODICEUNROLLED, non pagherete le spese di spedizione!

Il gioco è stato scritto da Amit Moshe, edito da Son of Oak Games e distribuito da Modiphius per il mercato estero mentre è localizzato da Isola Illyon Edizioni per l’Italia.

City of Mist è un gioco che fonda il proprio cuore sul sistema PbtA (Powered by the Apocalypse). Questo sistema di gioco, creato da Vincent Baker nel 2010, spinge l’interazione e la narrazione dei giocatori sotto le luci della ribalta relegando l’alea del dado ad un ruolo secondario. Questo consente al gioco di sfruttare appieno l’ambientazione noir e mistica, punto forte del prodotto. Il sistema di gioco che vuole essere snello, lascia molto spazio all’ambientazione punto indubbiamente vincente di questo titolo.

Fonti e Ispirazioni

City of Myst prende a piene mani dal genere noir e dalle graphic novel come Sin City inondandole di colore. All’interno della Guida del Giocatore, infatti, ogni sezione è visivamente intervallata e presentata da più tavole illustrate che raccontano la storia del Detectve Farrah Enkidu, il personaggio che accompagna il lettore nella comprensione dell’ambientazione di questa mirabile opera.

City of Mist non si ferma però a questo, come scopriremo in questa recensione. Parliamo infatti di un gioco difficilmente ascrivibile ad un genere particolare, anche il termine noir infatti non calza del tutto a pennello a questo GdR che strappa suggestioni allo urban fantasy, all’investigativo fino a spaziare nel supereroistico.

Il taglio delle avventure da giocare è interamente lasciato in mano al Maestro Cerimoniere, termine con cui ci si riferisce al master, e al gruppo di gioco che potrà modularlo in base alle proprie preferenze.

L’Ambientazione di City of Mist

Come vedremo in questa recensione, l’ambientazione di City of Mist parte dal presupposto che i protagonisti, abitanti di una fantomatica città i cui contorni e dettagli sono lasciati alla scelta del gruppo di gioco, siano persone comuni che però portano dentro di sè lo spirito di una Leggenda, un Mythos. La Nebbia del titolo però avvolge tutto e mantiene le persone in uno stato di sonno rispetto alla realtà in cui vivono. Non si tratta di un fenomeno atmosferico, ma di un vero e proprio velo metafisico che cela agli occhi dei Dormienti il vero e i fenomeni straordinari.

La Nebbia quindi altera la percezione e trasforma in spiegazioni razionali i fenomeni inspiegabili; soprattutto spinge a dimenticare qualsiasi evento fuori dall’ordinario a cui si sia assistito. Quando un evento traumatico squarcia la Nebbia, una persona può, per un istante solo, veda la realtà per com’è o, come nel caso dei protagonisti del gioco, risvegliarsi.

Il velo della Nebbia quindi nasconde le cose dietro un aspetto familiare e fa dimenticare quali meraviglie ed orrori si trovano aldilà dell’apparenza della solita Città. Gli unici a poter vedere oltre la Nebbia sono i Prescelti, persone toccate durante il corso della loro vita da una forza mistica, che fa risvegliare il Mythos. Non importa se questa entità sia Odino o Don Chisciotte, lo spirito di Excalibur o quello della Pietra Filosofale.

Tutti gli altri abitanti della città, inconsapevoli di ciò che si cela oltre la Nebbia, vengono definiti Dormienti; coloro che scoprono in sè poteri soprannaturali in seguito al risveglio vengono definiti Prescelti. Queste doti straordinarie, questi poteri eccezionali sono concesse ai personaggi da entità, o Mythos, idee o concetti di personaggi e oggetti leggendari, mitici o estremamente popolari tanto da essere diventati parte della cultura stessa.

Temi, Attributi e Conflitti

I personaggi quindi sono in costante conflitto tra la loro vita comune, detta Logos, e la componente mitica e soprannaturale. Questo rapporto tra i temi “comuni”, come la professione del personaggio o la sua famiglia, e il Mythos, cioè tutto ciò che riguarda direttamente la Leggenda che il personaggio ospita, rappresenta il centro della narrazione e delle dinamiche del gioco.

Se i personaggi trascurano troppo a lungo il proprio Mythos, dedicandosi alla propria quotidianità, questo perderà progressivamente il proprio potere fino a far tornare dormiente il personaggio. D’altra parte se invece si lasciano trasportare troppo dalla componente mitica trascurando il proprio Logos, si distaccheranno sempre di più dall’essere umani per diventare l’Avatar del Mythos che li abita.

La Guida del Giocatore

In questa sua riedizione la Guida del Giocatore di City of Mist è una delizia per gli occhi, totalmente a colori con ben 304 pagine e una solida copertina rigida cartonata. Impreziosito da illustrazioni notevoli rivela particolare attenzione per i lettori con riquadri, trafiletti e stralci di testo evidenziato in diversi colori. Queste suddivisioni, con funzioni specifiche, servono a catturare l’attenzione e facilitano la lettura tra i tanti paragrafi.

Rispetto alla prima edizione uscita qualche anno fa, il manuale manca della parte riservata al Maestro Cerimoniere. Sappiamo però che questa parte troverà spazio in un manuale dedicato; tuttavia in questo volume solido e curato, è possibile trovare tutto il necessario per cominciare a giocare.

Il volume è scritto e strutturato in modo tale che la consultazione risulti abbastanza semplice. Le parti dedicate alle regole sono sintetizzate nelle pagine colorate in giallo e fanno da riepilogo. La Guida del Giocatore è suddivisa formalmente in quattro parti: la prima dedicata alla città e la Nebbia; la seconda riservata alla creazione del personaggio e del gruppo; la terza alle regole del gioco e la quarta per la crescita del personaggio.

Se proprio volessimo fare un appunto sarebbe stato apprezzabile un segnalibro in tessuto così da poter tenere il segno quando si cercano riferimenti o annotazioni. Un altro piccolo dettaglio, che nella mole del lavoro però è trascurabile, è la presenza di qualche errore di battitura sparpagliato tra le moltissime pagine.

Il Sistema di Gioco PbtA

City of Mist sfrutta il ben noto sistema di gioco Powered by the Apocalypse, estremamente legato alla narrazione e alla descrizione delle azioni compiute dai personaggi. La narrazione condivisa diventa quindi fondamentale mentre il tiro dei dadi è limitato al minimo indispensabile. Per chi non conoscesse questo sistema, possiamo dire che utilizza temi al posto di razze o classi.

Quando il giocatore deve effettuare una prova tira due dadi da sei. Al risultato del dado deve essere sommato il Potere che il personaggio intende utilizzare o sottratta la Debolezza del personaggio. Se il risultato finale è compreso tra 7 a 9 si otterrà un successo parziale; se il risultato supera 10 in su il successo sarà completo; qualunque valore ottenuto inferiore a 7 è invece considerato un fallimento. A completare la dinamica delle prove intevengono le Mosse scelte dai giocatori e gli Stati eventualmente assegnati dal Maestro Cerimoniere.

La Creazione del Personaggio

La creazione dei personaggi, che necessita di una sessione 0 dedicata a questo scopo, avviene attraverso la scelta di 16 attributi e di 4 domande o affermazioni. In City of Mist, come vedremo in questa recensione, non esiste una vera e propria scheda del personaggio. Al suo posto viene fornita una serie carte da compilare, sia nella parte frontale che in quella posteriore; ne esiste una per il personaggio e una per ognuno dei 4 temi.

Innanzitutto vanno scelti il Mythos e il Logos del personaggio. Il primo determina qual è il concetto che alberga nel personaggio e quali poteri permette di ottenere; mentre il secondo descrive il lavoro che il personaggio fa nella vita di tutti i giorni. Devono poi essere identificati quattro temi, due legati al Mythos e due legati al Logos, rispondendo ad una serie di domande. Questi Temi decrivono i poteri leggendari o la vita di tutti i giorni di un Prescelto. Ogni tema ha una carta dedicata da compilare; per ognuni di essi bisogna indicare una debolezza o limite e un punto di forza, un Mistero o un’Identità che motiva il personaggio ad agire.

Il personaggio in City of Mist non è però un’entità cristallizzata e immutabile. Può capitare, infatti durante il gioco, che il Prescelto perda un Tema Logos e che lo sostituisca con uno Mythos. Questo accade quando prova un maggiore coinvolgimento verso il suo lato mitico. Al contrario può succedere che perda un Tema Mythos per sostituirlo con un nuovo tema Logos. L’eventualità sta a indicare un momentaneo maggior attaccamento alla propria vita quotidiana.

La Creazione del Gruppo in City of Mist

La creazione del gruppo è una delle componenti fondamentali della narazione in City of Mist. Questa è una fase da completare quando tutti i personaggi sono stati creati e hanno compilato le Carte Tema. Il Tema di gruppo rappresenta quegli elementi condivisi e i valori della squadra oltre alle sue debolezze. Esattamente come per gli altri Temi questo è formato da tre Attributi di forza, un Attributo di debolezze e un Mistero o un’Identità. Proprio come per la creazione dei personaggi, anche per la creazione del gruppo esiste un questionario che serve a dettagliarne le caratteristiche e le dinamiche tra i personaggi.

Anche in questo caso, esattamente come per i personaggi, la Guida del Giocatore, fornisce una serie di temi rapidi. Consente così di snellire la fase di creazione che rischia di diventare davvero molto lunga e scoraggiare tutti quelli che non sono abituati a questo tipo di dinamica.

Materiale Aggiuntivo

Insieme alla Guida del Giocatore, gli amici di Isola Illyon ci hanno inviato del materiale aggiuntivo decisamente importante. Si tratta di accessori fondamentali se si vuole godere appieno dell’esperienza di gioco.

Corredato a questa edizione di City of Mist è uscito il bellissimo schermo del Maestro Cerimoniere. Lo schermo coloratissimo e suddiviso in tre facciate di cartoncino robustissimo offre una sintesi perfetta delle regole e delle mosse a disposizione dei personaggi.

In aggiunta è anche presente il set di dadi esclusivo, due dadi a 12 facce, con doppia numerazione da 1 a 6; un dado Mythos “Ametista Misteriosa” e un dado Logos “Quotidiano Insanguinato”. Giocare con dei dadi dedicati è sempre speciale!

Ricordo inoltre che sul sito della casa editrice è possibile scaricare gratuitamente dalla pagina dedicata un buon numero di materiale utile per cominciare a giocare. In questa sezione ci sono personaggi pregenerati (addirittura 7), schede delle mosse e anche gli esempi per i temi di gruppo.

Recensione dei Due Nuovi Quartieri di City of Mist

Per ampliare e impreziosire l’ambientazione di City of Mist, sono stati aggiunti due nuovi quartieri: La Colonia de Sombras e I Sotterranei. Entrambi i moduli constano di una decina di pagine riccamente illustrate con suggerimenti per introdurre il quartiere nei casi affrontati dal gruppo. Sono completi di descrizioni dettagliate dei luoghi e includono anche i PNG che possono essere incontrati durante le investigazioni.

La Colonia è un movimentato quartiere di immigrati di origini latine. I Sotterranei, invece, sono un luogo violento, freddo, buio e spesso spietato. Due quartieri diversi, due mood specifici per chi intende ampliare le possibilità narrative della città o anche solo per garantire nuovi spunti per le proprie avventure.

Conclusioni della Recensione di City of Mist

Come si evince da questa recensione, City of Myst è un prodotto di indubbia qualità. La linea editoriale, sempre coerente per estetica e contenuti, appaga lo sguardo e stuzzica la fantasia.

Il gioco è particolarmente adatto a chi non teme di impegnarsi in un filone narrativo che occupi più di una serata. In ogni caso può regalare, con il gruppo giusto, storie indimenticabili che spaziano dal noir allo urban fantasy. L’ambientazione è sicuramente affascinante anche se una dinamica così narrativa e la necessità di almeno una sessione di preparazione potrebbe scoraggiare i meno avvezzi. Indubbiamente questa nuova edizione di City of Mist è un pezzo di pregio da avere assolutamente se ci si vuole approcciare al sistema PbtA.

Se vi è piaciuta questa recensione di City of Mist, continuate a seguirci per scoprire nuovi GdR!

Shadow of the Lodge [ The Silence of Hollowind ] | Anteprima

Shadow of the Lodge [ The Silence of Hollowind ] | Anteprima

Nel quickstart di Shadow of the Lodge (nuovo manuale di The Silence of Hollowind con già integrato il regolamento di D&D5e) troviamo tutte le basi di ambientazione e regole necessarie per iniziare a giocare. Il tutto può essere poi approfondito nel manuale The Silence of Hollowind – Trattato Storico e negli altri precedenti manuali. Il gioco base infatti aveva già una solida lore, ma mancava di un sistema di regole ufficiale; ogni gruppo poteva giocarlo con il proprio GdR preferito e sul sito ufficiale si possono trovare gli adattamenti a vari sistemi di regole.

In questo quickstart andiamo a visitare Hollowind, immensa megalopoli che si è lasciata alle spalle un passato di magia e crudeli Arcanisti per abbracciare scienza e tecnologia; la vivremo conoscendone le dinamiche e vivendo alcune avventure al suo interno.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare l’autore Luca Bellini di Ludiblood durante la recente edizione del Modena Play 2021. Lo ringraziamo per averci fornito la versione cartacea di questo quickstart. Potete trovare l’intervista sul canale YouTube di No Dice Unrolled.

Corposa Anteprima in Formato Salvaspazio

Questo breve compendio cartaceo di circa 90 pagine è impaginato con due colonne per ogni facciata. In questo modo è possibile fornire al lettore numerose informazioni pur rimanendo in un formato leggero e maneggiabile (21,5×28).

La grafica è molto piacevole e le illustrazioni, tutte a colori, sono molto curate e dettagliate. Le ho apprezzate particolarmente perché la loro rifinitura pittorica mi ricorda lo stile di certe graphic novel.

Ordina, Rivela e Perseguita

The Silence of Hollowind – Shadow of the Lodge si basa sulla 5e del gioco di ruolo più famoso al mondo. Per chi non l’avesse capito, parliamo di Dungeons & Dragons.

L’enorme città di Hollowind, frammentata in decine di isole urbane da una particolare nebbia magica, vede la sua popolazione decimata dalla Peste Arcana. L’eccessivo utilizzo della magia da parte dell’élite degli Arcanisti ha portato questa malattia mortale. Neanche l’editto del Primago Merlino, che limita l’uso degli incantesimi, serve a fermare l’insurrezione degli abitanti infuriati. Questo nome potrà sembrare un riferimento scontato, ma io ho apprezzato molto.

Spodestati gli Arcanisti, il futuro della città è quello della megalopoli tecnologica e avanzata. L’uso della magia diventa molto limitato e controllato da organismi predisposti.

Troviamo quindi uno stato ben organizzato. Il Consiglio dei Savi segue l’operato dei Castigatori, che combattono chi utilizza la magia, e del Parlamento, che crea le leggi e gestisce l’Esercito.

I Castigatori coordinano inoltre i Dipartimenti che mantengono al sicuro gli abitanti di Hollowind, dando vita al motto della città: Ordina, Rivela e Perseguita.

Il Dipartimento Ordine è il più conosciuto, e si occupa di mantenere la pace in prima linea nelle strade cittadine.

I Persecutori combattono incantatori e mostri, ricevendo l’addestramento necessario e l’equipaggiamento più avanzato.

I Rivelatori sono invece l’élite degli investigatori che seguono i casi di alto profilo che necessitano del loro intervento.

Ci sono poi i Censori, ovvero gli analisti che si occupano di catalogare e archiviare i testi arcani e di censurare le notizie sgradite in ambito magico. Nonostante questo Dipartimento accolga figure importanti come medici legali e glifisti, il loro lavoro è considerato secondario. Non rientra nelle parole del motto di Hollowind.

L’Ambientazione Urban Fantasy

L’ambientazione può tranquillamente rientrare nella categoria del fantasy urbano.

Ci sono numerosi spunti da cui trarre ispirazione, dal denaro utilizzato ai linguaggi parlati, dall’uso della tecnologia fino ai mezzi di trasporto. Tutti questi dettagli arricchiscono notevolmente la storia e permettono un’immersione totale nel flusso di gioco.

E’ curioso vedere le classiche razze che siamo abituati a interpretare nei fantasy alle prese con uno scenario moderno e tecnologico.

Strappa quindi più di un sorriso leggere di organizzazioni criminali formate da nani, goblin e ghoul.

Regolamento di The Silence of Hollowind – Shadow of the Lodge

La peculiarità forse più grande di questo titolo è la gestione delle classi.

Troviamo una macro categoria, quella dell’Agente, che può essere personalizzata dai giocatori con lavori primari e secondari. Grazie a questo meccanismo, un’”unica classe” da vita a numerose combinazioni che permettono di avere dei personaggi variegati e con diverse abilità.

Oltre alle diverse carriere tra cui scegliere, anche la presenza dei background arricchisce la caratterizzazione dei protagonisti creati.

Nella campagna investigativa di The Silence of Hollowind – Shadow of the Lodge è stato necessario introdurre delle novità anche in altri ambiti. Parliamo di armi, equipaggiamento e abilità.

Vengono aggiunte le armi da fuoco, con diverse tipologie di munizioni che possono essere ripristinate dall’agente tramite i punti reputazione.

Gli oggetti sono associati a specifici dadi risorsa, che ne determinano il numero di utilizzi. Oltre alle protezioni complete, è possibile indossare delle armature parziali che vanno a sommarsi per aumentare la classe armatura. In questo modo però fanno scendere il modificatore di destrezza applicato dagli abiti sottostanti.

Alle classiche abilità del manuale del giocatore si affiancano le abilità passive educazione, contatti e investigare, fondamentali per completare il profilo del personaggio. Le sue capacità vengono ulteriormente arricchite dalla scelta di un mestiere specifico che conferisce una specializzazione mirata alle prove di quel determinato ambito. Uno dei più importanti è quello del glifista, ovvero chi utilizza la tecnologia e i cristalli di manalite per creare i glifi, unica tipologia di magia consentita e legalizzata.

Subito Pronti per Investigare

Senza dilungarci troppo nella descrizione delle regole, vi accenno che in The Silence of Hollowind – Shadow of the Lodge nulla è lasciato al caso. Anche inseguimenti e interrogatori, elementi fondamentali del genere investigativo, sono delineati da una descrizione ben definita e dettagliata.

Parte del quickstart è dedicata a una serie di quattro avventure che introducono la complessa trama della campagna Shadow of the Lodge. Gli investigatori dovranno scoprire tutto ciò che riguarda l’organizzazione criminale che si fa chiamare La Loggia. Ad arricchire ulteriormente la narrazione, saranno disponibili dei token indizio e dei token agente, che aggiungono risvolti di trama e tratti di caratterizzazione ai personaggi. Sono inoltre presenti mappe e personaggi pregenerati.

Conclusioni dell’Anteprima di The Silence of Hollowind – Shadow of the Lodge

Ho trovato questo quickstart ben dettagliato e molto curato.

Vi piace il tema investigativo ma siete restii ad abbandonare il classico genere fantasy? The Silence of Hollowind – Shadow of the Lodge vi fornirà un buon compromesso. Il tutto incrementato da elementi innovativi e un buon comparto visivo per vivere il tutto al meglio.

Se vi è piaciuta questa anteprima di The Silence of Hollowind – Shadow of the Lodge, seguiteci per altri articoli su giochi di ruolo!

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